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vicino a Fiames, Veneto (Italia)
Ciaspolata che sale a una vetta molto panoramica con una non lunga deviazione da un tracciato molto frequentato.
I km finali sono un buon numero, ma la maggior parte sono assai scorrevoli.
Dal solito parcheggio di Sant’Uberto si prende la stradetta di “neve ben battuta” che va verso il Rifugio Sennes, e circa 15/20 minuti dopo Malga Ra Stua si svolta (nella grande spianata di Campocroce) al bivio segnalato verso il Rifugio Fodara Vedla.
Qui non c’è più stradetta battuta ma si trova comunque un comodo sentiero (numero 9) che molto probabilmente avrà comunque una traccia ben compattata.
Si rimonta il pendio boschivo per circa 200 metri di dislivello con molti tornanti che addolciscono la pendenza, e si arriva poi con dei falsopiani fino alla zona del piccolo Lago di Rudo.
In corrispondenza del laghetto o del dolce costone che anticipa la spianata, si abbandona il sentiero e si sale verso sinistra immettendosi sopra una bancata che conduce a una forcelletta-pulpito.
Se si sta nella parte bassa e più piatta della bancata, poi c’è un ripido da affrontare per immettersi sulla forcelletta-pulpito.
In alternativa ci si alza progressivamente in diagonale: oggi c’era già una buona traccia su questa linea e l’ho seguita – questo è il tratto che mi fa valutare l’itinerario come difficoltà “medio”, per il resto è facile.
Sulla forcelletta-pulpito si è alla base della dorsale est finale di Cima Lavinores che si imbocca con un bel “tornantone” destro.
Con neve buona la dorsale è facile: sono salito diritto senza alcuna svolta usando l’alzatacco nel tratto centrale.
Oggi con tanta neve c’erano delle gran cornici in vetta.
Per vedere la Croda Rossa d’Ampezzo con i colori ben ravvivati dal sole (dove non coperta dalla neve) non bisognerebbe partire troppo presto, perché l’esposizione visibile da Cima Lavinores è a sud-ovest.
Tuttavia sono partito presto perché era previsto gran caldo e volevo trovare neve buona anche in discesa, e conoscevo già la super-tavolozza di colori della Croda Rossa.
Ma non c’è solo la Croda Rossa d’Ampezzo, è tutto il 360° che merita.
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01 - Parcheggio tornante Sant'Uberto della SS 51 d'Alemagna
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02 - Foto salendo lungo la stradetta del sentiero num. 6
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03 - Svolta su sentiero num. 9 nella spianata di Cianpo de Crosc o Cianpo de Cróš o Campocroce
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04 - Foto salendo lungo il sentiero num. 9
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05 - Foto salendo lungo il sentiero num. 9
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06 - Foto poco prima di uscire dal sentiero num. 9
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07 - Uscita dal sentiero num. 9 verso Cima Lavinores
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08 - Foto salendo verso Cima Lavinores o Sas dla Para
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09 - Foto salendo verso Cima Lavinores o Sas dla Para
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10 - Foto salendo verso Cima Lavinores o Sas dla Para
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11 - Foto salendo verso Cima Lavinores o Sas dla Para
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12 - Forcelletta-pulpito alla base della dorsale finale est di Cima Lavinores o Sas dla Para
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13 - Inizio risalita della dorsale finale est di Cima Lavinores o Sas dla Para
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14 - Foto dall'area di vetta di Cima Lavinores o Sas dla Para
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15 - Croce di vetta di Cima Lavinores o Sas dla Para
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16 - Foto a inizio discesa della dorsale finale est di Cima Lavinores o Sas dla Para
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17 - Foto in discesa sulla dorsale finale est di Cima Lavinores o Sas dla Para
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18 - Foto dalla base della dorsale finale est di Cima Lavinores o Sas dla Para
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19 - Foto a inizio tratto di discesa verso il Lago di Rudo
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20 - Foto in discesa verso il Lago di Rudo
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21 - Foto al rientro sul tracciato del sentiero num. 9
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22 - Malga Ra Stua
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23 - Foto sulla stradetta di rientro del sentiero num. 6
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24 - Foto sulla stradetta di rientro del sentiero num. 6
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