VdD1 Via degli Dei, da Bologna Centrale a Prati di Mugnano
vicino a Ghetto ebraico, Emilia-Romagna (Italia)
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Foto del percorso



Descrizione dell'itinerario
Prima tappa della Via degli Dei
Ho usato l'acronimo VdD seguito da un numero per facilitare la vostra ricerca delle altre tappe, se interessati.
Nei waypoint ho segnato le fontanelle che ho trovato attive e i posti dove poter piantare una tenda ma sappiate che il campeggio libero ed il bivacco è stato vietato da tutti i comuni coinvolti.
Ho segnalato anche i camping e i bed & breakfast o agriturismi che permettono di piantare una tenda (conviene prenotare).
♦️Attrezzatura.
Attrezzatura da escursionismo di bassa montagna inclusi i bastoncini che in questa tappa sono molto utili per due ragioni:
- guadagnare equilibrio in un paio di discese ripide.
- evitare il fango e le pozzanghere larghe quanto tutto il sentiero.
Cappello, occhiali da sole e crema solare completano la lista della attrezzatura (e non solo d'estate).
♦️Acqua
Secondo necessità ed allenamento ma almeno 0.75‐1.0 litro (col caldo) perché le fontanelle sono ben distribuite lungo il percorso ed èfacile far rifornimento.
Mi sono dimenticato di caricare il way point della prima fontanella che è sulla sinistra del cancello di uscita dalla chiesa.
♦️percorso
Il percorso parte dalla stazione centrale di Bologna e punta subito verso ExtraBo per l'acquisto delle "credenziali" che ci qualificano qualo pellegrini aspiranti a completare la Via degli Dei. Con tre timbri da collezionare lungo il percorso si riceve a casa un gadget una volta completato il percorso.
Suggerisco di visitare piazza grande.
A questo punto si può proseguire in autobus fino all'inizio del portico di San Luca o farsela a piedi...io l'ho fatta a piedi. Attenzione al GPS che sotto i porticati e in mezzo ai palazzi antichi fa le bizze, come visibile nella mia traccia.
Utilizzare il wifi per migliorare la localizzazione evita errori.
Il portico parte da Via Saragozza e s’inerpica per la collina per una lunghezza di 3,5 km accompagnato da una strada tortuosa famosa per Pantani ed il giro d'Italia. Idratatevi bene perché ci si potrà rifornire a breve.
Oltre che questo il Portico di San Luca è conosciuto per il numero delle arcate che lo compongono: sono 666, come il numero del diavolo: i primi 306 collegano Porta Saragozza all’Arco del Meloncello mentre gli ultimi 300 sono quelli situati nell’arco collinare che porta al colle della Guardia
Qui si rimpiange di aver caricato troppo lo zaino...è la prima salita.
Visitata la chiesa si attraversano i giardini e si esce sedime della chiesa. A sinistra la prima fontanella.
Dopo un pó di asfalto si entra in una oasi naturalistica i cui arbusti ci regalano un pó di ombra. Lungo la discesa è impossibile non notare rocce affioranti ricche di cristalli (credo di gesso) praticamente ci si cammina sopra.
Lungo la discesa si sentono i canti più disparati in primavera....fan quasi chiasso.
Al termine della ripida discesa la boscaglia si apre e si incontra una area attrezzata dove panchine all'ombra possono essere sfruttate per una sosta.
Proseguendo, il sentiero si snoda lungo il fiume Reno di cui offre piacevoli affacci. Aria afosa nei mesi caldi, larghe pozzanghere e molto fango. Le scarpe basse qui rischiano di sprofondare fino alla caviglia.
Il sentiero diventa carrareccia e il passo più veloce. Seguendo il guardrail e attraversato il cancello si raggiunge una fontanella. L'acqua ha un sapore strano ma è potabile.
Qualche chilometro più avanti un cartello vi invita ad entrare in un podere dove fare acqua. Qui l'acqua è più buona e la proprietaria mette a disposizione tavolini e sedie oltre all'acqua. Offerta libera.
Lunga pezzo di asfalto che termina in un incrocio dove inizia il sentiero che porta ai prati di Mugnano.
Chi vuole può approfittare della ospitalità del b&b (niente tenda) o qui può fare abbondante scorta di acqua per la cena ed il bivacco (ricordo che è vietato) nei pressi di una area picnic qualche centinaio di metri più avanti.
Ho usato l'acronimo VdD seguito da un numero per facilitare la vostra ricerca delle altre tappe, se interessati.
Nei waypoint ho segnato le fontanelle che ho trovato attive e i posti dove poter piantare una tenda ma sappiate che il campeggio libero ed il bivacco è stato vietato da tutti i comuni coinvolti.
Ho segnalato anche i camping e i bed & breakfast o agriturismi che permettono di piantare una tenda (conviene prenotare).
♦️Attrezzatura.
Attrezzatura da escursionismo di bassa montagna inclusi i bastoncini che in questa tappa sono molto utili per due ragioni:
- guadagnare equilibrio in un paio di discese ripide.
- evitare il fango e le pozzanghere larghe quanto tutto il sentiero.
Cappello, occhiali da sole e crema solare completano la lista della attrezzatura (e non solo d'estate).
♦️Acqua
Secondo necessità ed allenamento ma almeno 0.75‐1.0 litro (col caldo) perché le fontanelle sono ben distribuite lungo il percorso ed èfacile far rifornimento.
Mi sono dimenticato di caricare il way point della prima fontanella che è sulla sinistra del cancello di uscita dalla chiesa.
♦️percorso
Il percorso parte dalla stazione centrale di Bologna e punta subito verso ExtraBo per l'acquisto delle "credenziali" che ci qualificano qualo pellegrini aspiranti a completare la Via degli Dei. Con tre timbri da collezionare lungo il percorso si riceve a casa un gadget una volta completato il percorso.
Suggerisco di visitare piazza grande.
A questo punto si può proseguire in autobus fino all'inizio del portico di San Luca o farsela a piedi...io l'ho fatta a piedi. Attenzione al GPS che sotto i porticati e in mezzo ai palazzi antichi fa le bizze, come visibile nella mia traccia.
Utilizzare il wifi per migliorare la localizzazione evita errori.
Il portico parte da Via Saragozza e s’inerpica per la collina per una lunghezza di 3,5 km accompagnato da una strada tortuosa famosa per Pantani ed il giro d'Italia. Idratatevi bene perché ci si potrà rifornire a breve.
Oltre che questo il Portico di San Luca è conosciuto per il numero delle arcate che lo compongono: sono 666, come il numero del diavolo: i primi 306 collegano Porta Saragozza all’Arco del Meloncello mentre gli ultimi 300 sono quelli situati nell’arco collinare che porta al colle della Guardia
Qui si rimpiange di aver caricato troppo lo zaino...è la prima salita.
Visitata la chiesa si attraversano i giardini e si esce sedime della chiesa. A sinistra la prima fontanella.
Dopo un pó di asfalto si entra in una oasi naturalistica i cui arbusti ci regalano un pó di ombra. Lungo la discesa è impossibile non notare rocce affioranti ricche di cristalli (credo di gesso) praticamente ci si cammina sopra.
Lungo la discesa si sentono i canti più disparati in primavera....fan quasi chiasso.
Al termine della ripida discesa la boscaglia si apre e si incontra una area attrezzata dove panchine all'ombra possono essere sfruttate per una sosta.
Proseguendo, il sentiero si snoda lungo il fiume Reno di cui offre piacevoli affacci. Aria afosa nei mesi caldi, larghe pozzanghere e molto fango. Le scarpe basse qui rischiano di sprofondare fino alla caviglia.
Il sentiero diventa carrareccia e il passo più veloce. Seguendo il guardrail e attraversato il cancello si raggiunge una fontanella. L'acqua ha un sapore strano ma è potabile.
Qualche chilometro più avanti un cartello vi invita ad entrare in un podere dove fare acqua. Qui l'acqua è più buona e la proprietaria mette a disposizione tavolini e sedie oltre all'acqua. Offerta libera.
Lunga pezzo di asfalto che termina in un incrocio dove inizia il sentiero che porta ai prati di Mugnano.
Chi vuole può approfittare della ospitalità del b&b (niente tenda) o qui può fare abbondante scorta di acqua per la cena ed il bivacco (ricordo che è vietato) nei pressi di una area picnic qualche centinaio di metri più avanti.
Waypoint
Commenti (5)
Puoi aggiungere un commento o una recensione a questo percorso
Grazie della bella e utile descrizione
Grazie a te
Ottimo Grazie
Grazie, ottime indicazioni. Ma c'è una legge locale che vieta il bivacco? Generalmente dovrebbe essere consentito (monto dopo il tramonto e smonto prima dell'alba)...
Ciao Simone,
Il Sito ufficiale riporta che i comuni interessati dal percorso ha vietato anche il bivacco (monto al tramonto e smonto all'alba).
Non ho approfondito se vero o no e ho limitato il bivacco alle vere situazioni di emergenza del tipo: 'non trovo posto presso le strutture del luogo' o 'troppo stanco per continuare in sicurezza verso la struttura prenotata'.
Scritto questo, molte strutture offrono posto tenda a prezzi contenuti o gratuitamente.
Buon Percorso!