Val di Panico - Cascata delle Callarelle
vicino a Calcara, Marche (Italia)
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Foto del percorso



Descrizione dell'itinerario
Percorso ad anello da Calcara passando per:
- Cascata delle Callarelle (4.0 km - 1030 m)
- Forca della Cervara (9.7 km - 1965 m)
- Fonte di Panico (13.7 km - 1300 m)
Abbiamo atteso la giornata più lunga dell'anno per avvicinarci all'imponenza impressionante del Monte Bove Nord, coi suoi pinnacoli rocciosi che si stagliano nel cielo per 1000 m sopra le nostre teste. Vi sono monti più alti, più massicci, più estesi ma il fascino del Monte Bove Nord è unico! E vederlo da sotto pensiamo che sia il modo migliore per apprezzarlo. La scalata della parete nord è vietata in quanto zona protetta; altresì la salita sulla cima è consentita solo in alcuni periodi dell'anno a salvaguardia dei camosci che ci vivono.
Il giro è quasi tutto su sentiero e carrareccia, tranne che per un fuori sentiero che dalla cascata delle Callarelle permette di agganciare una strada di manutenzione delle varie prese d'acqua presenti. Con questa semplice pettata nel bosco, parallela ad una conduttura d'acqua, si riesce a risparmiare moltissima strada. Abbiamo incrociato un folto gregge di pecore in quota che ci ha rallentato parecchio. Al ritorno siamo passati per il paese di Castelfantellino, ormai abbandonato dopo il sisma del 2016. Sia Visso che Ussita hanno ancora segni evidenti e profondi del terremoto.
Abbiamo classificato il giro come difficile per via della preparazione fisica necessaria. Non ci sono tratti esposti né passaggi di arrampicata; purtroppo la discesa alla cascata delle Callarelle è piuttosto ripida su breccia. Per questo motivo il tratto è stato attrezzato con corde. Complessivamente occorre solo una buona resistenza alla fatica. Il paesaggio straordinario ripaga interamente lo sforzo.
Buoni passi!
- Cascata delle Callarelle (4.0 km - 1030 m)
- Forca della Cervara (9.7 km - 1965 m)
- Fonte di Panico (13.7 km - 1300 m)
Abbiamo atteso la giornata più lunga dell'anno per avvicinarci all'imponenza impressionante del Monte Bove Nord, coi suoi pinnacoli rocciosi che si stagliano nel cielo per 1000 m sopra le nostre teste. Vi sono monti più alti, più massicci, più estesi ma il fascino del Monte Bove Nord è unico! E vederlo da sotto pensiamo che sia il modo migliore per apprezzarlo. La scalata della parete nord è vietata in quanto zona protetta; altresì la salita sulla cima è consentita solo in alcuni periodi dell'anno a salvaguardia dei camosci che ci vivono.
Il giro è quasi tutto su sentiero e carrareccia, tranne che per un fuori sentiero che dalla cascata delle Callarelle permette di agganciare una strada di manutenzione delle varie prese d'acqua presenti. Con questa semplice pettata nel bosco, parallela ad una conduttura d'acqua, si riesce a risparmiare moltissima strada. Abbiamo incrociato un folto gregge di pecore in quota che ci ha rallentato parecchio. Al ritorno siamo passati per il paese di Castelfantellino, ormai abbandonato dopo il sisma del 2016. Sia Visso che Ussita hanno ancora segni evidenti e profondi del terremoto.
Abbiamo classificato il giro come difficile per via della preparazione fisica necessaria. Non ci sono tratti esposti né passaggi di arrampicata; purtroppo la discesa alla cascata delle Callarelle è piuttosto ripida su breccia. Per questo motivo il tratto è stato attrezzato con corde. Complessivamente occorre solo una buona resistenza alla fatica. Il paesaggio straordinario ripaga interamente lo sforzo.
Buoni passi!
Waypoint



Valico della Cervara - vista su La Sibilla, il Monte Porche e sulla valle del Fiume Tenna

Cresta troppo esposta - La Forcella della Neve è una delle creste più affilate dei Sibillini
Il sentiero segnato prevede di passare sopra il blocco roccioso a cavallo delle due valli. - pericoloso già a vederlo da lontano. Chi dichiara che sia facile è un incosciente. Assomiglia a King Kong con le braccia nella valle e il corpo nel circo glaciale
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