Traversata completa vette: Pesora, Cornizzolo, Rai, Birone, Prasanto, Malascarpa, Corni di Canzo e Moregallo
vicino a Canzo, Lombardia (Italia)
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Foto del percorso



Descrizione dell'itinerario
Un bell'anellino per prendere tutte le vette di questo sistema montuoso, si parcheggia a Canzo, il parcheggio dove sono andato io é grande ma era quasi pieno già di prima mattina, in più c'è da controllare orari e date della ZTL (che al mio passaggio non era attiva).
Dal parcheggio si sale per la strada e dopo un tornante si arriva a una chiesetta, da cui parte la prima salita, prendendo il sentiero numero 3 in direzione Cornizzolo/Pesora, meno pesante della classica direttissima da Suello, dal Monte Pesora si va tutto in cresta, arrivando al Cornizzolo, scendendo al rifugio sec, salendo per il Monte Rai e qui, a scelta, si può fare andata e ritorno per il Corno Birone se vogliamo farle proprio tutte, da quello si torna indietro e si prende un bivio non segnalato che va per la cresta del Prasanto e del Sasso Malascarpa costeggiando la torre dei ripetitori, dal Malascarpa si scende fino alla Colma di Val Ravella, passo dove si sale per i Corni di Canzo, arrivando alla Forcella dei Corni tra l'Occidentale e il Centrale, da notare che la salita al Corno Occidentale può richiedere qualche attenzione in più sia salita che discesa, soprattutto nel mio caso che era presente neve, chi non ha molta dimestichezza con passaggi un po' tecnici può anche farsi male, stesso per la salita/discesa con catene dal versante est del Corno Centrale, consiglio di consultare su pagine di trekking tutti i dettagli per capire se per voi é fattibile. A tal proposito, essendoci neve ho preso un'altra strada, ma al km 11,30 invece che girare e ricosteggiare l'occidentale, senza neve si può andare su diretti per il canale da questo punto.
Si scende dall'altro versante in uno stretto canalino che richiede anche qua un filo di dimestichezza per non farsi male.
La salita al Centrale é più semplice che salire all'occidnetale, e scesi da esso dal versante est attrezzato appunto con catene, si arriva in poco al Corno Orientale che é tecnicamente il più facile e accessibile a chiunque, si va per il rifugio SEV, da cui si scende per poi risalire per il Moregallo ma ATTENZIONE. La salita per il Moregallo da qua può essere difficoltosa per chi soffre di vertigini o ha poca dimestichezza con passaggi rocciosi e parti ripide con catene, valutare molto bene soprattutto questo tratto.
Toccato la vetta del Moregallo si torna al SEV dalla stessa strada (quindi la parte tecnica andrà riaffrontata in discesa) e da lì si prosegue in direzione Canzo/Gajum senza farsi troppe domande, non fate caso a un paio di brevi deviazioni strane andata e ritorno sulla traccia e continuare dritti, si arriva al Rifugio Terz'Alpe dal quale prendiamo per il Sentiero Spirito del Bosco, pieno di curiose statuine di legno e sbuchiamo al Rifugio Prim'Alpe, da qui sarà tutta mulattiera e asfalto a scendere.
Questo percorso prende molti tratti rocciosi o dove ci vuole un po' di attenzione, quindi prepararsi in maniera adeguata con le giuste scarpe/scarponi da trekking con buon grip é fondamentale, camminate responsabilmente.
Dal parcheggio si sale per la strada e dopo un tornante si arriva a una chiesetta, da cui parte la prima salita, prendendo il sentiero numero 3 in direzione Cornizzolo/Pesora, meno pesante della classica direttissima da Suello, dal Monte Pesora si va tutto in cresta, arrivando al Cornizzolo, scendendo al rifugio sec, salendo per il Monte Rai e qui, a scelta, si può fare andata e ritorno per il Corno Birone se vogliamo farle proprio tutte, da quello si torna indietro e si prende un bivio non segnalato che va per la cresta del Prasanto e del Sasso Malascarpa costeggiando la torre dei ripetitori, dal Malascarpa si scende fino alla Colma di Val Ravella, passo dove si sale per i Corni di Canzo, arrivando alla Forcella dei Corni tra l'Occidentale e il Centrale, da notare che la salita al Corno Occidentale può richiedere qualche attenzione in più sia salita che discesa, soprattutto nel mio caso che era presente neve, chi non ha molta dimestichezza con passaggi un po' tecnici può anche farsi male, stesso per la salita/discesa con catene dal versante est del Corno Centrale, consiglio di consultare su pagine di trekking tutti i dettagli per capire se per voi é fattibile. A tal proposito, essendoci neve ho preso un'altra strada, ma al km 11,30 invece che girare e ricosteggiare l'occidentale, senza neve si può andare su diretti per il canale da questo punto.
Si scende dall'altro versante in uno stretto canalino che richiede anche qua un filo di dimestichezza per non farsi male.
La salita al Centrale é più semplice che salire all'occidnetale, e scesi da esso dal versante est attrezzato appunto con catene, si arriva in poco al Corno Orientale che é tecnicamente il più facile e accessibile a chiunque, si va per il rifugio SEV, da cui si scende per poi risalire per il Moregallo ma ATTENZIONE. La salita per il Moregallo da qua può essere difficoltosa per chi soffre di vertigini o ha poca dimestichezza con passaggi rocciosi e parti ripide con catene, valutare molto bene soprattutto questo tratto.
Toccato la vetta del Moregallo si torna al SEV dalla stessa strada (quindi la parte tecnica andrà riaffrontata in discesa) e da lì si prosegue in direzione Canzo/Gajum senza farsi troppe domande, non fate caso a un paio di brevi deviazioni strane andata e ritorno sulla traccia e continuare dritti, si arriva al Rifugio Terz'Alpe dal quale prendiamo per il Sentiero Spirito del Bosco, pieno di curiose statuine di legno e sbuchiamo al Rifugio Prim'Alpe, da qui sarà tutta mulattiera e asfalto a scendere.
Questo percorso prende molti tratti rocciosi o dove ci vuole un po' di attenzione, quindi prepararsi in maniera adeguata con le giuste scarpe/scarponi da trekking con buon grip é fondamentale, camminate responsabilmente.
Waypoint
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