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vicino a Dori, Trentino - Alto Adige (Italia)
Marin Sanuto descrive il suo arrivo nella Piazza san Marco della città di Rovereto. Quel giorno del 1483 ancora oggi è ricordato sulla porta Marco, sulla stretta via che porta al castello. Rovereto, Trento, Verona, Venezia: è difficile oggi immaginare che queste città ben collegate da treni e autostrade, fossero così distanti e calate in realtà culturali diverse. La valle Lagarina, tra la valle Padana e il confine austriaco, era un’importante via di scorrimento su cui, accanto al fiume Adige, transitavano tutti: commercianti, eserciti, giovani aristocratici che si formavano realizzando il "Grand tour" passando per l'Italia". Univa e opponeva il mondo mitteleuropeo con quell’entroterra della repubblica di Venezia, tra Lombardia e Croazia, che i notabili in viaggio con Marin Sanuto dovevano controllare per poter meglio presidiare. La Repubblica marinara aveva bisogno di rifornirsi di legname per le sue galee, mentre l’Austria ambiva a raggiungere uno sbocco sul mare, così si trovavano spesso ai ferri corti. Oggi chi vuole percorrere lentamente questi territori si ritrova su vie storiche che nascondono preziosi e inconsueti ricordi. All’altezza del paese di Calliano, tra Rovereto e Trento, chi alza lo sguardo sulla destra può ammirare uno dei più vasti fortilizi del Trentino, castello Beseno. Qui in una famosa battaglia del …. morì il famoso condottiero Sanseverino. Il castello era la porta ideale a guardia della valle che porta all’altipiano di Folgaria e, proseguendo, al passo Coe, poi giù verso Schio e il vicentino. Ogni pietra di queste montagne ricorda guerre di ogni secolo. Passava qui il fronte della grande guerra, oggi trasformato in un lunghissimo percorso di trekking percorribile in mountan bike o a piedi, Il sentiero della pace. Appena dopo il passo Coe, vicino a malga Zonta (nota per un eccidio nazista) una dismessa base missilistica della guerra fredda è stata trasformata in museo di una guerra fortunatamente mai combattuta in tutto il suo potenziale distruttivo. Ma tornando appena sopra al castello di Beseno, parte un sentiero affascinante che conduce ad un paesino il cui nome rende chiara la sua origine, La guardia. Questa via verde si snoda tra boschi di abeti e lecci e attraversa ruscelli che confluiscono nel rio Cavallo, un affluente dell’Adige. E’ Il sentiero del castello, passa dalla spettacolare cascata dell’Hoffentol ed è stato segnalato e mappato a cura della provincia di Trento. L’itinerario viene utilizzato anche da un’azienda agricola biologica (con un nome adatto al luogo, La fonte) che spesso lo percorre con degli asinelli.
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Waypoint
in vista del paese La Guardia
Il paese la Guardia di Folgaria è chiamato anche il paese dipinto. Ha iniziato l'artista Grott al quale è dedicato un museo di sculture e altre opere.( http://www.alpecimbra.it/it/attivita/cultura/guardia-il-paese-dipinto ) oggi è il nostro punto di partenza e stiamo per raggiungerlo
Rovine
partenza a piedi da La Guardia
Il sentiero è segnato bene basta seguire le indicazioni Cascata
Fontana
inizio passeggiata
il sentiero continua verso il Pio Pignatte e la cascata dell'Hofentòl
Ponte
Cascata dell' Hofentòl
http://www.tripadvisor.it/Attraction_Review-g194763-d3398080-Reviews-Cascata_dell_Hofentol-Folgaria_Province_of_Trento_Trentino_Alto_Adige.html
Albero
nel bosco fine del tratto in salita
dopo la cascata si prosegue sul sentiero ben tracciato verso Dos del Stock e si arriva ad una piazzola belvedere; da qui si può ammirare la valle con il paese la Guardia sulla sinistra, sotto il monte Finonchio, la vallata del Rio Cavallo in fondo alla quale si può intravedere il castello Beseno (l'origine del paese che ne guardava le spalle verso la strada che porta in Veneto)
è terminato il tratto più in salita e ci troviamo in un bosco incredibile con abeti e lecci; il sentiero è segnato ancora con i cerchi in legno con inciso il logo con albero e castello. Purtroppo non solo il tempo e le intemperie si impegnano nella rovina di questi segnali: una gara di trial, organizzata per di più dalla Federazione Motociclistica Italiana, ha dato il suo contributo distruttivo (per la cronaca siamo alla fine di agosto 2014).
proseguendo si attraversano altri ruscelli che vanno ad alimentare il Rio Cavallo, un'altro, piccolo ma rilevante, è il rio Scarabozza. Riportiamo dal libro di Fernando Larcher http://www.fernandolarcher.it - Il ROSSPACH - Lungo il suo corso il Rio Cavallo riceve vari, seppur modesti affluenti. Dal versante orografico sinistro vi confluiscono, tra Serrada e Guardia, il Rio Mous (arricchito dell’acqua della Val delle Pignatte) e, in certi momenti, proveniente dalla Val Fonda, l’acqua della Val dele Rozete. Sul versante orografico destro il maggior apporto è dato dal Rio Gola che scorre profondo nell’omonimo solco vallivo. Altri corsi minori sono il Rio della Valòta, che scorre nei pressi di Mezzomonte di sopra e, a Mezzomonte di sotto, i cosiddetti «Vasi»: il Vas del Valerio, il Vas dei Frati, il Vas del Tòni e il Vas del Serafino. Il torrente ha origine dal corso d’acqua generato dall’ampia depressione umida situata a valle dell’abitato di Costa (sorgenti dell’Engher) e dall’emissario del biotopo di Ecken. Ulteriormente alimentato dal corso d’acqua della Val dela Parisa (Nudelbach, nei pressi di Mezzaselva), cala rapidamente a valle, a salti e balze, dando così ragione del suo nome. Giunto nel fondovalle lagarino, a Calliano, sfocia nel fiume Adige. Come vedremo più avanti, il torrente ha determinato lungo il suo corso una delle maggiori concentrazioni di siti molitori del Trentino, oltre a segherie e officine idrauliche.
Intersezione
al bivio si scende
il sentiero continua verso Folgaria, noi scendiamo a sinistra per raggiungere Mezzomonte (la nostra meta è la Fattoria didattica La Fonte http://www.la-fonte-org)
Intersezione
su a destra costeggiando la casa
dalla strada si sale sulla destra
Fiume
i grandi massi nei pressi della Fonte
in arrivo all'Azienda agricola e fattoria didattica La Fonte, si può vedere la sorgente che ha dato il nome all'attività agricola di Mezzomonte. I massi che delimitano la vecchia strada che portava a Folgaria sono incredibili, una testimonianza storica da non perdere
Waypoint
arrivo a La Fonte
http://www.la-fonte.org Sara ed Elisabetta Monti
vieverdi 11 set 2014
motociclisti maleducati https://it.wikiloc.com/percorsi-outdoor/sentiero-castello-7761004#wp-7761016/photo-4462263