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1.009 m
449 m
0
2,4
4,8
9,66 km
Visualizzato 1553 volte, scaricato 42 volte
vicino a Licenza, Lazio (Italia)
Bel percorso nel Parco dei Lucretili lato Licenza (Vicovaro) trovato su Wikiloc. Comodo per i Romani perché a meno di 30minuti dal Gra.
Difficoltà: medio
Tecnica, facile
Salita, medio
Orienteering: difficile
Attrezzatura consigliata: il percorso è in alcuni tratti chiuso da rovi si consiglia camicia e pantaloni lunghi. Scarpe alte da trekking. Almeno 2 litri d'acqua.
Attenzione: sebbene Wikiloc riporti 9,6Km il percorso è in realtà di 11,2Km,
L'idea era quella di seguire la traccia di Ozujsco ma è stato difficile causa imprecisione dei waypoint scaricati e ce ne siamo accorti sin dalla prima deviazione (più avanti un waypoint indica "guado" ma non è nemmeno sul fiume). Resta comunque utile come direzione.
La traccia qui riportata è invece in alta precisione per la prima metà del percorso la seconda metà è invece ben segnalata di suo.
Abbiamo coperto il percorso in oltre sette ore (ne basterebbero tre o quattro) per via ...ci piace prendercela comoda, lunghe soste, spuntini e della necessità di riaprire i sentieri in più punti.
Attenzione, l'imbocco di alcuni sentieri nella prima metà del percorso e' nascosto. Spero la nostra traccia vi aiuti a trovarli velocemente.
Attenzione, il sentiero della prima metà è mal segnato con macchie di vernice rossa su corteccia, nastri di nylon bianco-rossi (poveri alberi), pile di sassi. Conviene affidarsi al GPS.
La traccia scaricata doveva seguire torrenti rapide cascate e fossi sui Monti Lucretili lato Licenza ma nella seconda metà del percorso è tutto asciutto.
Venendo da Vicovaro, si può lasciare l'auto all'ombra al punto di arrivo, ovvero lungo la traversa a meno di cento metri prima del punto di partenza.
La traccia parte dalla via Licinese e sale seguendo il Fosso delle Chiuse in una miriade di cascate e rapide, fino al suo affluente, il Fosso Gattacieca, dove si forma la stupenda cascata: sembra scolpita apposta nella roccia (vedi foto e WayPoint). Raggiungere la cascata richiede una piccola deviazione ma ne vale la pena
La salita è stata dura? Niente in confronto a quello che seguirà fino alla cima. Poco prima della cima, il sottobosco si apre sotto alti fusti, incontrerete un albero gobbo e un albero caduto (vedi foto e WayPoint) in un largo Pianoro. Un ultimo strappo e si raggiunge la cima, una bella radura di erba bassa (brucata dal bestiame) circondata da alberi che offre la scusa per una meritata sosta e spuntino. Qui incontriamo il primo ed ultimo essere vivente della giornata una grossa mucca dalle lunghe corna.
Raggiungere la sorgente (che purtroppo abbiamo trovato asciutta) non é semplice per via degli imbocchi di sentiero nascosti e scomodi fossi di terra. La sorgente sgorga nel punto meno bello del percorso. Un albero caduto sopra e un muro di contenimento in pietra in pietra è tutto ciò che rimane.
A partire dal Fosso Cutilio il percorso é ampio e ben segnalato fino alla fine. La traccia da qui in poi potrebbe "sfarfallare" perché ho dovuto ridurre la sensibilità del gps per scarsa batteria ma non dovrebbe essere un problema per via della corretta marcatura bianco/rossa stile Cai del percorso.
La traccia taglia verso il largo sentiero oltre il fosso ma è meglio aggiarare il fosso dalla destra per via di una recinzione in filo spinato (o passarci sotto come abbiamo fatto noi). Un cancelletto in legno alla sinistra del sentiero ci immetterà sulla sterrata che rientra a Licenza seguendo il Fosso di Vena Scritta.
Qui, lungo il percorso che segue, troviamo un piccolo mistero: una carcassa arrugginita di auto (una vecchia Fiat 850, sembra) e viene naturale chiedersi come abbia fatto ad arrivare fin lì, li vista l'asprezza del sentiero a monte e quello a valle.
La sterrata si restringe e diventa sentiero di pietre malferme sotto i vostri piedi: attenzione, stringente bene i vostri scarponi alti.
La discesa, più ripida qui, scende velocemente verso la Via Licinese e si sbuca su strada asfaltata la dove ho consigliato di parcheggiare.
Difficoltà: medio
Tecnica, facile
Salita, medio
Orienteering: difficile
Attrezzatura consigliata: il percorso è in alcuni tratti chiuso da rovi si consiglia camicia e pantaloni lunghi. Scarpe alte da trekking. Almeno 2 litri d'acqua.
Attenzione: sebbene Wikiloc riporti 9,6Km il percorso è in realtà di 11,2Km,
L'idea era quella di seguire la traccia di Ozujsco ma è stato difficile causa imprecisione dei waypoint scaricati e ce ne siamo accorti sin dalla prima deviazione (più avanti un waypoint indica "guado" ma non è nemmeno sul fiume). Resta comunque utile come direzione.
La traccia qui riportata è invece in alta precisione per la prima metà del percorso la seconda metà è invece ben segnalata di suo.
Abbiamo coperto il percorso in oltre sette ore (ne basterebbero tre o quattro) per via ...ci piace prendercela comoda, lunghe soste, spuntini e della necessità di riaprire i sentieri in più punti.
Attenzione, l'imbocco di alcuni sentieri nella prima metà del percorso e' nascosto. Spero la nostra traccia vi aiuti a trovarli velocemente.
Attenzione, il sentiero della prima metà è mal segnato con macchie di vernice rossa su corteccia, nastri di nylon bianco-rossi (poveri alberi), pile di sassi. Conviene affidarsi al GPS.
La traccia scaricata doveva seguire torrenti rapide cascate e fossi sui Monti Lucretili lato Licenza ma nella seconda metà del percorso è tutto asciutto.
Venendo da Vicovaro, si può lasciare l'auto all'ombra al punto di arrivo, ovvero lungo la traversa a meno di cento metri prima del punto di partenza.
La traccia parte dalla via Licinese e sale seguendo il Fosso delle Chiuse in una miriade di cascate e rapide, fino al suo affluente, il Fosso Gattacieca, dove si forma la stupenda cascata: sembra scolpita apposta nella roccia (vedi foto e WayPoint). Raggiungere la cascata richiede una piccola deviazione ma ne vale la pena
La salita è stata dura? Niente in confronto a quello che seguirà fino alla cima. Poco prima della cima, il sottobosco si apre sotto alti fusti, incontrerete un albero gobbo e un albero caduto (vedi foto e WayPoint) in un largo Pianoro. Un ultimo strappo e si raggiunge la cima, una bella radura di erba bassa (brucata dal bestiame) circondata da alberi che offre la scusa per una meritata sosta e spuntino. Qui incontriamo il primo ed ultimo essere vivente della giornata una grossa mucca dalle lunghe corna.
Raggiungere la sorgente (che purtroppo abbiamo trovato asciutta) non é semplice per via degli imbocchi di sentiero nascosti e scomodi fossi di terra. La sorgente sgorga nel punto meno bello del percorso. Un albero caduto sopra e un muro di contenimento in pietra in pietra è tutto ciò che rimane.
A partire dal Fosso Cutilio il percorso é ampio e ben segnalato fino alla fine. La traccia da qui in poi potrebbe "sfarfallare" perché ho dovuto ridurre la sensibilità del gps per scarsa batteria ma non dovrebbe essere un problema per via della corretta marcatura bianco/rossa stile Cai del percorso.
La traccia taglia verso il largo sentiero oltre il fosso ma è meglio aggiarare il fosso dalla destra per via di una recinzione in filo spinato (o passarci sotto come abbiamo fatto noi). Un cancelletto in legno alla sinistra del sentiero ci immetterà sulla sterrata che rientra a Licenza seguendo il Fosso di Vena Scritta.
Qui, lungo il percorso che segue, troviamo un piccolo mistero: una carcassa arrugginita di auto (una vecchia Fiat 850, sembra) e viene naturale chiedersi come abbia fatto ad arrivare fin lì, li vista l'asprezza del sentiero a monte e quello a valle.
La sterrata si restringe e diventa sentiero di pietre malferme sotto i vostri piedi: attenzione, stringente bene i vostri scarponi alti.
La discesa, più ripida qui, scende velocemente verso la Via Licinese e si sbuca su strada asfaltata la dove ho consigliato di parcheggiare.
3 commenti
Puoi aggiungere un commento o una recensione a questo percorso
mistigris 16-lug-2018
Ho seguito questo percorso verificato Vedi altro
Informazioni
Facile da seguire
Paesaggio
Difficile
Percorso abbastanza bello, vario e ben documentato. Purtroppo la parte centrale è priva di segnaletica bianco- rossa e in primavera/estate diventa quasi impossibile da percorrere e interpretare. La presenza costante di alti rovi spinosi rende difficile l'individuazione degli sporadici (ma spesso vitali) segni rossi di vernice spray posti sui massi e qualche nastro annodato sui rami. Nella intricatissima boscaglia compaiono diverse tracce alternative che puntualmente vengono prese per sbaglio. Lo consiglio a chi vuole misurarsi con una natura non proprio benevola (ho usato costantemente una cesoia Fiskars per aprirmi un varco), abbia un buon senso dell'orientamento nonostante il GPS e sufficiente preparazione fisica. Annoto la presenza di una piccola roccia a terra lungo il percorso con due grosse rudiste ancora in buono stato.
savolio 12-mag-2019
Ho seguito questo percorso Vedi altro
Informazioni
Facile da seguire
Paesaggio
Medio
Fatto ieri, molto carino! Grazie!
ilCriptarca 12-mag-2019
Prego e Grazie a te per il commento positivo