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vicino a Santa Maria Valle, Abruzzo (Italia)
La nostra escursione è iniziata parcheggiando poco prima della chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta. Da lì inizia la sterrata da cui partono i sentieri che dopo un lungo passaggio nel bosco vi porteranno al ghiaione che vi condurrà al fontanile ed a circa 20’ dal capanno di Sevice. In questo primo tratto la segnaletica CAI non è proprio chiarissima, ci siamo ritrovati sul sentiero E1 e solo con l’ausilio della cartina abbiamo capito dove poi avremmo incrociato nuovamente il sentiero 3. Già in questo primo tratto la salita è da subito impegnativa e costante, il dislivello che si raggiunge è di circa 1100 metri. Giunti al bivio poco prima del rifugio, molto ben segnalato, noi abbiamo preso il sentiero 3A che porta al Sevice. La salita si fa ancor più impegnativa fino al raggiungimento della cresta da cui finalmente si apre lo sguardo sulla meta finale. Per un tratto il sentiero lascia un pizzico di respiro e si apre un orizzonte bellissimo. Riprende poi la salita, il sentiero è ben visibile e ben segnalato fino all’attacco alla vetta del Monte Velino, ultima parte di un’escursione lunga ed impegnativa che proprio in questi ultimi metri si fa ancora più impegnativa, molto ripido e sassoso. Particolare attenzione va fatta anche in discesa, perché è facile scivolare sulla ghiaia. Noi per raggiungere il capanno di Sevice al ritorno abbiamo preso una “scorciatoia” che scende ripida e dove bisogna prestare particolare attenzione, viene quasi naturale prendere questo sentiero alternativo, se volete evitarlo dovete tenervi sulla sinistra e passare proprio sotto il monte Sevice. Tutta l’escursione richiede un notevole impegno fisico e sicuramente richiede anche un pizzico di esperienza su sentieri particolarmente sassosi, non può essere una prima esperienza.
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