Monte Ortighera
vicino a Scalvino, Lombardia (Italia)
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Foto del percorso



Descrizione dell'itinerario
Giro ad anello che passa dalla selvaggia val Parina, sale al monte Ortighera e scende dal lato opposto.
Si parte dalla Val Bremana. Noi abbiamo lasciato la macchina nel parcheggio di fronte all'agriturismo Ferdy. Parcheggio libero, anche se il "custode" dell'agriturismo cerca sempre di far spostare tutti.
Trattandosi di un anello potete anche partire da altri punti della valle.
Superato il ponte si segue in sentiero davanti l'agriturismo, che nella prima parte è stato inglobato da delle recinzioni (semplici paletti con filo) che non dovrebbero chiudere il passaggio, ma si passa lo stesso.
Dopo aver costeggiato per un po' il Brembo si gira nella val Parina. Una valle molto selvaggia che ha al centro un torrente che ha scavato la roccia formando scorci molto suggestivi.
Il sentiero percorre un vecchio tracciato su rotaia dove un tempo passavano i carrelli dei minatori, difatti si trovano brevi gallerie nella roccia, ponti e anche qualche rudere.
Quando si incontrano i sentieri che arrivano dalla direzione opposta (ad esempio da Zorzone) si inizia a salire e a fare il vero dislivello del giro.
La salita nel bosco è ben tracciata e si arriva senza problemi alla baita Ortighera. Da quei si va a sinistra per raggiungere un bivio, poco prima dei tralicci. Da qui si prosegue dritto per dirigersi verso il monte Ortighera.
La prima parte del percorso è su un sentiero ben visibile e facile da seguire. Quando si raggiunge una zona di prati invece il sentiero sparisce. Noi abbiamo fatto un anellino in cima seguendo una traccia non presente sulle mappe. Però per arrivare alla croce bisogna a per forza procedere a vista, possibilmente tenendo d'occhio la mappa per vedere la direzione per giungere in cima. Non è possibile perdersi, ma in stagioni come questa con la natura rigogliosa bisogna procedere in mezzo all'erba alta visto che non ci sono né tracce né bolli.
In cima abbiamo trovato una sorpresa, una croce di legno datata inizio maggio 2025 quindi appena messa. Prima c'era solo una targhetta in metallo che ora è alla base della croce.
Per il ritorno si fa la stessa strada dell'andata fino al bivio in zona dei tralicci. Da lì inizia il sentiero che scende nel bosco su un sentiero su roccette facile da seguire visto che spicca in mezzo ai colori del bosco. Questo tratto però è quasi una picchiata visto che si perde tutto il dislivello in pochi chilometri, quindi potrebbe essere un po' faticoso.
Usciti dal bosco però le fatiche sono finite. Si prende la ciclabile della val Brembana e si cammina in piano per fare gli ultimi chilometri che chiudono l'anello.
Si parte dalla Val Bremana. Noi abbiamo lasciato la macchina nel parcheggio di fronte all'agriturismo Ferdy. Parcheggio libero, anche se il "custode" dell'agriturismo cerca sempre di far spostare tutti.
Trattandosi di un anello potete anche partire da altri punti della valle.
Superato il ponte si segue in sentiero davanti l'agriturismo, che nella prima parte è stato inglobato da delle recinzioni (semplici paletti con filo) che non dovrebbero chiudere il passaggio, ma si passa lo stesso.
Dopo aver costeggiato per un po' il Brembo si gira nella val Parina. Una valle molto selvaggia che ha al centro un torrente che ha scavato la roccia formando scorci molto suggestivi.
Il sentiero percorre un vecchio tracciato su rotaia dove un tempo passavano i carrelli dei minatori, difatti si trovano brevi gallerie nella roccia, ponti e anche qualche rudere.
Quando si incontrano i sentieri che arrivano dalla direzione opposta (ad esempio da Zorzone) si inizia a salire e a fare il vero dislivello del giro.
La salita nel bosco è ben tracciata e si arriva senza problemi alla baita Ortighera. Da quei si va a sinistra per raggiungere un bivio, poco prima dei tralicci. Da qui si prosegue dritto per dirigersi verso il monte Ortighera.
La prima parte del percorso è su un sentiero ben visibile e facile da seguire. Quando si raggiunge una zona di prati invece il sentiero sparisce. Noi abbiamo fatto un anellino in cima seguendo una traccia non presente sulle mappe. Però per arrivare alla croce bisogna a per forza procedere a vista, possibilmente tenendo d'occhio la mappa per vedere la direzione per giungere in cima. Non è possibile perdersi, ma in stagioni come questa con la natura rigogliosa bisogna procedere in mezzo all'erba alta visto che non ci sono né tracce né bolli.
In cima abbiamo trovato una sorpresa, una croce di legno datata inizio maggio 2025 quindi appena messa. Prima c'era solo una targhetta in metallo che ora è alla base della croce.
Per il ritorno si fa la stessa strada dell'andata fino al bivio in zona dei tralicci. Da lì inizia il sentiero che scende nel bosco su un sentiero su roccette facile da seguire visto che spicca in mezzo ai colori del bosco. Questo tratto però è quasi una picchiata visto che si perde tutto il dislivello in pochi chilometri, quindi potrebbe essere un po' faticoso.
Usciti dal bosco però le fatiche sono finite. Si prende la ciclabile della val Brembana e si cammina in piano per fare gli ultimi chilometri che chiudono l'anello.
Waypoint

Bivio
Bivio, da una parte si sale verso l'Ortighera, se si scende nel bosco c'è il sentiero che porta in valle.
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