Monte Altissimo ad anello
vicino a Arni, Toscana (Italia)
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Foto del percorso



Descrizione dell'itinerario
Monte Altissimo
Anello dal Passo del Vado Tondo al Passo degli Uncini – da Arni (Le Gobbie)
Partiamo da “Le Gobbie”, località situata poco sopra Arni, immersa nei boschi delle Apuane. L’itinerario comincia nel verde, salendo lungo i sentieri CAI 33 e 42, che si snodano tra castagni e faggi. L’ambiente è fresco e silenzioso, interrotto solo dal fruscio delle foglie e dal canto degli uccelli.
Usciti dal bosco, ci immettiamo su una strada marmifera, che percorriamo fino a incontrare un bivio ben segnalato con indicazioni CAI e i nomi delle cave. Da qui prendiamo a destra, salendo accanto alla Cava del Fondone. Il paesaggio cambia improvvisamente: ci muoviamo in un ambiente minerale e abbagliante, tra blocchi di marmo e silenzi carichi di storia.
Salendo sempre più in alto, la strada marmifera termina. Da qui imbocchiamo un ripido sentiero su gradoni di roccia, che ci conduce fino al Passo del Vado Tondo. È uno dei punti più suggestivi del percorso: da qui si apre la vista sul mare, che spesso appare come un nastro d’argento all’orizzonte.
Dal passo prendiamo a destra lungo il sentiero CAI 143, che ci accompagna in cresta verso la vetta del Monte Altissimo, percorrendo la dorsale sud-est. Il panorama dalla cima è mozzafiato: lo sguardo abbraccia tutta la costa tirrenica, le isole (nelle giornate limpide si distinguono bene Elba e Corsica), le cime vicine delle Apuane come Pania, Sumbra, Macina, e il complesso del Sagro.
Per il rientro, continuiamo il giro ad anello scendendo per la cresta ovest, in direzione del Passo degli Uncini. Questo tratto richiede attenzione: la cresta è esposta e presenta alcuni passaggi su roccia, ma è altamente panoramica e appagante per gli escursionisti più esperti.
Dal Passo degli Uncini rientriamo nel bosco, seguendo il sentiero CAI 33, che si ricongiunge con la marmifera percorsa all’andata, chiudendo così il nostro anello fino al punto di partenza.
Un’escursione dal sapore alpino, che mescola perfettamente natura selvaggia, storia del marmo e panorami che tolgono il fiato. Adatta a escursionisti allenati e con passo sicuro.
Anello dal Passo del Vado Tondo al Passo degli Uncini – da Arni (Le Gobbie)
Partiamo da “Le Gobbie”, località situata poco sopra Arni, immersa nei boschi delle Apuane. L’itinerario comincia nel verde, salendo lungo i sentieri CAI 33 e 42, che si snodano tra castagni e faggi. L’ambiente è fresco e silenzioso, interrotto solo dal fruscio delle foglie e dal canto degli uccelli.
Usciti dal bosco, ci immettiamo su una strada marmifera, che percorriamo fino a incontrare un bivio ben segnalato con indicazioni CAI e i nomi delle cave. Da qui prendiamo a destra, salendo accanto alla Cava del Fondone. Il paesaggio cambia improvvisamente: ci muoviamo in un ambiente minerale e abbagliante, tra blocchi di marmo e silenzi carichi di storia.
Salendo sempre più in alto, la strada marmifera termina. Da qui imbocchiamo un ripido sentiero su gradoni di roccia, che ci conduce fino al Passo del Vado Tondo. È uno dei punti più suggestivi del percorso: da qui si apre la vista sul mare, che spesso appare come un nastro d’argento all’orizzonte.
Dal passo prendiamo a destra lungo il sentiero CAI 143, che ci accompagna in cresta verso la vetta del Monte Altissimo, percorrendo la dorsale sud-est. Il panorama dalla cima è mozzafiato: lo sguardo abbraccia tutta la costa tirrenica, le isole (nelle giornate limpide si distinguono bene Elba e Corsica), le cime vicine delle Apuane come Pania, Sumbra, Macina, e il complesso del Sagro.
Per il rientro, continuiamo il giro ad anello scendendo per la cresta ovest, in direzione del Passo degli Uncini. Questo tratto richiede attenzione: la cresta è esposta e presenta alcuni passaggi su roccia, ma è altamente panoramica e appagante per gli escursionisti più esperti.
Dal Passo degli Uncini rientriamo nel bosco, seguendo il sentiero CAI 33, che si ricongiunge con la marmifera percorsa all’andata, chiudendo così il nostro anello fino al punto di partenza.
Un’escursione dal sapore alpino, che mescola perfettamente natura selvaggia, storia del marmo e panorami che tolgono il fiato. Adatta a escursionisti allenati e con passo sicuro.
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