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356 m
52 m
0
3,0
5,9
11,88 km
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vicino a Nebida, Sardegna (Italia)
Il percorso tracciato inizia dal parcheggio della spiaggia di Masua, quindi circa 1 km prima dell'inizio del celebre trekking "Miniere nel blu". Purtroppo il sentiero non è ben seguito da diversi anni e le indicazioni del Cai sono assolutamente sbiadite; mancano (o sono illeggibili) anche le tabelle segnavia. Occorre quindi una certa attenzione per individuarne le tracce sulle rocce, anche se comunque il sentiero è ben visibile.
L'itinerario tracciato è impegnativo almeno fino al km 3 (pendenze importanti, sia in ascesa che in discesa, alcuni punti esposti ma sicuri). E' comunque la parte più interessante dal punto di vista paesaggistico. Si può ammirare dall'alto tutta la costa del Sulcis e in particolare il faraglione di Pan di Zucchero. In questa prima parte sono presenti numerose piante di ginepro e cisto. Sono numerosi i punti panoramici, tutti mozzafiato.
Dal km 3,000 al 3,800 è stata fatta una deviazione che si può anche evitare (percorre a ritroso un tratto del Cammino di S.Barbara e porta ad una voragine profonda (resti di miniera...)
Al km 6,300 (nel punto in cui si può ammirare dall'alto Canal Grande) si è abbandonato il sentiero Miniere nel Blu per poter rientrare ad anello al punto di partenza. In particolare, in corrispondenza della tabella segnavia del Cai che indica "Masua - n. 201" (nel tracciato il
waypoint "deviazione per Masua") si prende a DX. Da questo punto in poi non ci saranno più le difficoltà tecniche incontrate prima (migliorano le condizioni del terreno su cui si cammina e le pendenze sono molto più graduali).
Dapprima si scende di qualche centinaio di metri, poi si sale gradualmente in una comoda carrabile, percorrendo dei tratti anche in ombra. Si sale fino ad incontrare una dimora di pastori. Oltrepassato questo punto si continua a salire e ad un certo punto si prende a destra sulla carrareccia segnata dal waypoint "bivio a DX". Questa deviazione decisa sulla destra aggira la montagna, continua a salire fino al km 9,000. Dopo lo scollinamento, si scende giù per tornanti, si raggiungono dei vecchi ovili e dei casolari abbandonati. Al km 10,600 circa si conclude l'anello (waypoint "bivio SX") e si prosegue sulla sinistra fino alla fine del sentiero.
PS: se eseguito in periodi medio caldi, è d'obbligo un bel berretto e abbondante scorta d'acqua
PPS: il tempo in movimento segnato non corrisponde a quello effettivo. Occorre considerare almeno 4 ore in movimento.
Nota: il sentiero è parte del Cammino di Santa Barbara (indicato però con percorrenza contraria...)
L'itinerario tracciato è impegnativo almeno fino al km 3 (pendenze importanti, sia in ascesa che in discesa, alcuni punti esposti ma sicuri). E' comunque la parte più interessante dal punto di vista paesaggistico. Si può ammirare dall'alto tutta la costa del Sulcis e in particolare il faraglione di Pan di Zucchero. In questa prima parte sono presenti numerose piante di ginepro e cisto. Sono numerosi i punti panoramici, tutti mozzafiato.
Dal km 3,000 al 3,800 è stata fatta una deviazione che si può anche evitare (percorre a ritroso un tratto del Cammino di S.Barbara e porta ad una voragine profonda (resti di miniera...)
Al km 6,300 (nel punto in cui si può ammirare dall'alto Canal Grande) si è abbandonato il sentiero Miniere nel Blu per poter rientrare ad anello al punto di partenza. In particolare, in corrispondenza della tabella segnavia del Cai che indica "Masua - n. 201" (nel tracciato il
waypoint "deviazione per Masua") si prende a DX. Da questo punto in poi non ci saranno più le difficoltà tecniche incontrate prima (migliorano le condizioni del terreno su cui si cammina e le pendenze sono molto più graduali).
Dapprima si scende di qualche centinaio di metri, poi si sale gradualmente in una comoda carrabile, percorrendo dei tratti anche in ombra. Si sale fino ad incontrare una dimora di pastori. Oltrepassato questo punto si continua a salire e ad un certo punto si prende a destra sulla carrareccia segnata dal waypoint "bivio a DX". Questa deviazione decisa sulla destra aggira la montagna, continua a salire fino al km 9,000. Dopo lo scollinamento, si scende giù per tornanti, si raggiungono dei vecchi ovili e dei casolari abbandonati. Al km 10,600 circa si conclude l'anello (waypoint "bivio SX") e si prosegue sulla sinistra fino alla fine del sentiero.
PS: se eseguito in periodi medio caldi, è d'obbligo un bel berretto e abbondante scorta d'acqua
PPS: il tempo in movimento segnato non corrisponde a quello effettivo. Occorre considerare almeno 4 ore in movimento.
Nota: il sentiero è parte del Cammino di Santa Barbara (indicato però con percorrenza contraria...)
1 commento
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Michael Tansen 4-giu-2019
Ho seguito questo percorso Vedi altro
Informazioni
Facile da seguire
Paesaggio
Difficile
Bellissimo percorso, segnalo che chi soffre di vertigini potrebbe trovare un po' di difficoltà nel punto con i cavi anche se è molto sicuro.