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1.812 m
945 m
0
3,2
6,4
12,76 km
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vicino a Cartore, Lazio (Italia)
Questo itinerario parte dal paesino di Cartore, arrivando in macchina fino al punto di partenza riportato sulla mappa, si trova un ampio parcheggio in terra, dove però bisogna fare attenzione alla rampa di entrata che è un po’ dissestata. All’inizio del percorso c’è una comoda piantina degli itinerari, anche se non riporta proprio tutti i sentieri, tra cui quello che abbiamo fatto al ritorno. Davanti al parcheggio si trova anche una fontana con acqua fresca, utile per riempire le borracce e dei tavoli con panche. Nel nostro caso abbiamo trovato una famiglia che stava mangiando e ci ha offerto del buon vino, che a stomaco vuoto ci ha dato il giusto sprint per partire :)
Dopo circa 300m si arriva al punto (1) dove troviamo il primo bivio. Noi abbiamo seguito il sentiero 2B, detto anche “La direttissima” per ovvie ragioni, tenendo la destra per “Val di Fua”. Il Percorso inizialmente è tutto nel bosco e sale con una buona pendenza. Il tracciato è ben evidente anche perché non ci sono altre possibilità. Dopo circa 1,5Km dal primo bivio, si arriva in un punto di difficile percorrenza (5), soprattutto se fosse in inverno con ghiaccio o neve. Subito dopo si arriva infatti in una strettoia dove il passaggio viene agevolato da una catena (7) posta contro la parete. Superata questo tratto difficile, dopo circa 500m si arriva ad un bivio (8) dove all’andata terremo la destra in direzione del Lago. Dopo altri 800m arriviamo al Rifugio N1 Gigi Panei (10). Si tratta di un rifugio non gestito ma in buonissimo stato, al suo interno ci sono due stanze, una con un materasso per dormire e una con camino, tavolo e legna. Sul tavolo sono anche stati lasciati degli alimenti come olio, sale, zucchero, cerini, fornelletto per bombole a pressione (senza la bombola) e tè. Chiunque passa nel rifugio è pregato di lasciare qualche alimento per chi viene dopo. Continuando lungo il percorso siamo arrivati al Lago della Duchessa (12)(13). Inizialmente pensavamo di pernottare con la tenda sul bordo del lago, ma ci è stato detto che era vietato e si poteva dormire solo nel rifugio. Comunque anche fosse stato autorizzato, il terreno è talmente irregolare e completamente pieno di sassi ed escrementi di vacche e cavalli che è impossibile montare una tenda. Il lago purtroppo si sta anche prosciugando perché oramai c’è molto fango che ha innalzato il fondo del lago, facendolo arrivare in prossimità dello scarico del troppo pieno. Siamo quindi tornati al Rifugio N1 dove abbiamo voluto montare la tenda per passare la notte sotto le stelle. Il fuoco era già stato acceso da altri due escursionisti che hanno passato con noi la notte, anche loro con una tenda. IMPORTANTE: Per il pernotto bisognava chiedere autorizzazione all’ente del parco tramite e-mail. Al mattino, levate le tende, abbiamo prima riempito le borracce presso il casale che si trova tra il rifugio e il lago. Si tratta del casale dei pastori che ci hanno permesso di usare la loro acqua e anche fatto due chiacchiere. Quindi siamo tornati indietro fino al bivio (8) dove abbiamo girato a destra seguendo un percorso che ci aveva consigliato una guida incontrata al casale dei pastori. Per circa 2,6Km il percorso scende giù per la montagna con una pendenza più lieve rispetto a percorso di andata. Abbastanza ben segnalato, anche se alle volte bisogna guardare più in alto che in basso per vedere i nastri rosso-bianco appesi sui rami. Si arriva quindi al bivio (22) dove si tiene la sinistra sulla carrareccia che fa parte del percorso 2C e che ci ha riportato al punto di partenza.
A Cartore c’è anche un B&B che fa anche da Ristorante, ma in caso prenotate prima perché quando siamo arrivati noi, non c’era posto neanche per farsi fare due panini ;)
Il percorso è stato fatto con uno zaino di quasi 15Kg a causa della presenza della tenda, sacco a pelo, stoviglie per la cena e via dicendo. Ho considerato Medio il livello per il tratto fatto con la catena che può non essere indicato per tutti.
Ringrazio il mio compagno di viaggio Antonio per la bella passeggiata. :D
Dopo circa 300m si arriva al punto (1) dove troviamo il primo bivio. Noi abbiamo seguito il sentiero 2B, detto anche “La direttissima” per ovvie ragioni, tenendo la destra per “Val di Fua”. Il Percorso inizialmente è tutto nel bosco e sale con una buona pendenza. Il tracciato è ben evidente anche perché non ci sono altre possibilità. Dopo circa 1,5Km dal primo bivio, si arriva in un punto di difficile percorrenza (5), soprattutto se fosse in inverno con ghiaccio o neve. Subito dopo si arriva infatti in una strettoia dove il passaggio viene agevolato da una catena (7) posta contro la parete. Superata questo tratto difficile, dopo circa 500m si arriva ad un bivio (8) dove all’andata terremo la destra in direzione del Lago. Dopo altri 800m arriviamo al Rifugio N1 Gigi Panei (10). Si tratta di un rifugio non gestito ma in buonissimo stato, al suo interno ci sono due stanze, una con un materasso per dormire e una con camino, tavolo e legna. Sul tavolo sono anche stati lasciati degli alimenti come olio, sale, zucchero, cerini, fornelletto per bombole a pressione (senza la bombola) e tè. Chiunque passa nel rifugio è pregato di lasciare qualche alimento per chi viene dopo. Continuando lungo il percorso siamo arrivati al Lago della Duchessa (12)(13). Inizialmente pensavamo di pernottare con la tenda sul bordo del lago, ma ci è stato detto che era vietato e si poteva dormire solo nel rifugio. Comunque anche fosse stato autorizzato, il terreno è talmente irregolare e completamente pieno di sassi ed escrementi di vacche e cavalli che è impossibile montare una tenda. Il lago purtroppo si sta anche prosciugando perché oramai c’è molto fango che ha innalzato il fondo del lago, facendolo arrivare in prossimità dello scarico del troppo pieno. Siamo quindi tornati al Rifugio N1 dove abbiamo voluto montare la tenda per passare la notte sotto le stelle. Il fuoco era già stato acceso da altri due escursionisti che hanno passato con noi la notte, anche loro con una tenda. IMPORTANTE: Per il pernotto bisognava chiedere autorizzazione all’ente del parco tramite e-mail. Al mattino, levate le tende, abbiamo prima riempito le borracce presso il casale che si trova tra il rifugio e il lago. Si tratta del casale dei pastori che ci hanno permesso di usare la loro acqua e anche fatto due chiacchiere. Quindi siamo tornati indietro fino al bivio (8) dove abbiamo girato a destra seguendo un percorso che ci aveva consigliato una guida incontrata al casale dei pastori. Per circa 2,6Km il percorso scende giù per la montagna con una pendenza più lieve rispetto a percorso di andata. Abbastanza ben segnalato, anche se alle volte bisogna guardare più in alto che in basso per vedere i nastri rosso-bianco appesi sui rami. Si arriva quindi al bivio (22) dove si tiene la sinistra sulla carrareccia che fa parte del percorso 2C e che ci ha riportato al punto di partenza.
A Cartore c’è anche un B&B che fa anche da Ristorante, ma in caso prenotate prima perché quando siamo arrivati noi, non c’era posto neanche per farsi fare due panini ;)
Il percorso è stato fatto con uno zaino di quasi 15Kg a causa della presenza della tenda, sacco a pelo, stoviglie per la cena e via dicendo. Ho considerato Medio il livello per il tratto fatto con la catena che può non essere indicato per tutti.
Ringrazio il mio compagno di viaggio Antonio per la bella passeggiata. :D
Il rifugio è in buonissimo stato, al suo interno ci sono due stanze, una con un materasso per dormire e una con camino, tavolo e legna. Sul tavolo sono anche stati lasciati degli alimenti come olio, sale, zucchero, cerini, fornelletto per bombole a pressione (senza la bombola) e te. Chiunque passa nel rifugio e pregato di lasciare qualche alimento per chi viene dopo.
3 commenti
Puoi aggiungere un commento o una recensione a questo percorso
tevereriver 21-giu-2018
Tecnicamente può essere considerato facile tuttavia in alcuni punti la pendenza è forte e quindi anche se facile diventa impegnativo. Nel ritorno, seguire la strada ciottolata è duro per le cavigle. Io ho portato con me il cane, se lo fate ricordate che ci possono esser cani da pastore quindi evitate di lasciar scorazzare il cane fuori vista; molto utili i guinzagli da due metri elasticizzati da legare alla vita.
Teo_65 21-ott-2018
Ho seguito questo percorso verificato Vedi altro
Informazioni
Facile da seguire
Paesaggio
Medio
Fatto al contrario , perfetto
claudiofrosoni 26-ott-2018
Ciao @tevereriver si il percorso l'ho valutato Medio e non Facile, proprio perché la direttissima della Val di Fua ha una pendenza che impegna abbastanza, ma nei periodi di Primavera, Autunno o Estate riducendo la velocità si fa senza grossi problemi. Alcuni punti invece sono molto impegnativi se fatti in Inverno, confermato dalla presenza di catene per sorreggersi in alcuni punti. Per quanto riguarda i cani, perfettamente d'accordo con te, su al lago della Duchessa ci sono i pastori, e quindi andare con il proprio cane può essere pericoloso anche perché i pastori non sempre stanno vicino al gregge.