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2.054 m
814 m
0
5,2
10
20,83 km
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vicino a Civita, Lazio (Italia)
***CON FUORI SENTIERO***
Abbiamo pianificato questo percorso secondo la mappa ufficiale degli Ernici che allego,
ma anche se il nostro ritorno coincide con quello tracciato sulla mappa in rosso (dovrebbe essere un sentiero CAI) il sentiero in discesa non e' segnato.
L'"anello" sulla mappa e' formato dal sentiero CAI 711B e un sentiero non segnato dalla Lota in poi, tutto il resto e' una sterrata percorribile anche con un fuoristrada (ne abbiamo visti due lasciati all'inizio dell'anello).
Il sentiero di andata nella parte boscosa e' segnato 3 volte: come CAI, con le "bombe gialle" e con immagini religiose attaccate sugli alberi, si vede benissimo anche in inverno.
Era anche pieno di impronte di cinghiali, volpi e lepri.
Una volta usciti dal bosco non vedendo piu' la segnaletica abbiamo preso troppo a destra.
Per Ginepro va bene anche cosi' ma se vogliamo visitare monte Bello con la sua madonnina bisogna prendere a sinistra. Io mi accorgo solo quando vedo la madonnina coperta di ghiaccio e punto sulla madonnina.
Da monte Bello si segue la cresta fino a Ginepro, da Ginepro sempre per la cresta fino alla Lota che sembra di aver perso la croce.
Dalla Lota si scende fino al bosco senza sentiero, facilissimo in inverno, non e' ripido, abbiamo controllato ogni pietra libera di neve: segnaletica non c'e', eppure sembra che la nostra traccia segue il sentiero disegnato sulla mappa ufficiale.
All'inizio del bosco si vede un sentiero battuto ma non segnato.
Ad un certo punto si incrocia la sterrata che abbiamo abbandonato all'inizio dell'anello.
Al ritorno facciamo anche una scorciatoia che anche se segnata all'inizio come CAI non e' piu' segnata e i primi metri sembra qualche "preparazione della legna".
Tutto sommato, anche se sembrano 20km, 10 di questi sono sulla sterrata, e' fattibile anche in inverno, siamo ritornati alla luce del giorno.
Volevo aggiornare la foto del parcheggio al ritorno ma abbiamo trovato un casino della madonna: il posto e' molto frequentato dalla gente locale, piu' o meno come la Certosa di Trisulti.
Abbiamo pianificato questo percorso secondo la mappa ufficiale degli Ernici che allego,
ma anche se il nostro ritorno coincide con quello tracciato sulla mappa in rosso (dovrebbe essere un sentiero CAI) il sentiero in discesa non e' segnato.
L'"anello" sulla mappa e' formato dal sentiero CAI 711B e un sentiero non segnato dalla Lota in poi, tutto il resto e' una sterrata percorribile anche con un fuoristrada (ne abbiamo visti due lasciati all'inizio dell'anello).
Il sentiero di andata nella parte boscosa e' segnato 3 volte: come CAI, con le "bombe gialle" e con immagini religiose attaccate sugli alberi, si vede benissimo anche in inverno.
Era anche pieno di impronte di cinghiali, volpi e lepri.
Una volta usciti dal bosco non vedendo piu' la segnaletica abbiamo preso troppo a destra.
Per Ginepro va bene anche cosi' ma se vogliamo visitare monte Bello con la sua madonnina bisogna prendere a sinistra. Io mi accorgo solo quando vedo la madonnina coperta di ghiaccio e punto sulla madonnina.
Da monte Bello si segue la cresta fino a Ginepro, da Ginepro sempre per la cresta fino alla Lota che sembra di aver perso la croce.
Dalla Lota si scende fino al bosco senza sentiero, facilissimo in inverno, non e' ripido, abbiamo controllato ogni pietra libera di neve: segnaletica non c'e', eppure sembra che la nostra traccia segue il sentiero disegnato sulla mappa ufficiale.
All'inizio del bosco si vede un sentiero battuto ma non segnato.
Ad un certo punto si incrocia la sterrata che abbiamo abbandonato all'inizio dell'anello.
Al ritorno facciamo anche una scorciatoia che anche se segnata all'inizio come CAI non e' piu' segnata e i primi metri sembra qualche "preparazione della legna".
Tutto sommato, anche se sembrano 20km, 10 di questi sono sulla sterrata, e' fattibile anche in inverno, siamo ritornati alla luce del giorno.
Volevo aggiornare la foto del parcheggio al ritorno ma abbiamo trovato un casino della madonna: il posto e' molto frequentato dalla gente locale, piu' o meno come la Certosa di Trisulti.
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