Eremo Camaldoli - Gioghetto - Lama - Scalandrini - Fangacci- Eremo
vicino a Camaldoli, Toscana (Italia)
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Foto del percorso



Descrizione dell'itinerario
Un classico nella versione ridotta. Il cammino più lungo in un'altra descrizione.
Si parte dal millenario Eremo di Camaldoli (necessaria una visita a quello che lasciano vedere, cioè solo gli esterni).
Dopo aver fatto rifornimento della buonissima acqua dell'Eremo, si abbandona il parcheggio lato Ovest e si costeggiano le mura sino al punto più alto verso Nord, non tenendo conto dei vari sentieri che piegano verso sinistra. Il sentiero che ci interessa è il 70:
""Serravalle - Cotozzo - Eremo - Gioghetto"
per arrivare velocemente al Gioghetto.
Qui si piega a sinistra e si segue la carrabile, abbandonando presto l'AVP 00 per il 229:
"La Lama - Gioghetto"
Presto si incontra il Fosso degli Acuti, che è molto bello e accompagna per tutto il viaggio in uno scenario fiabesco e millenario.
Scesi a valle (siamo sugli 800m) si potrebbe proseguire per la Foresta della Lama ma questo è un percorso ridotto e quindi pieghiamo a destra per prendere il 223:
"La Lama - Bivio Percorso 205/207"
che sale rapidamente (questo è il tratto più duro del percorso) e nel giro di poco sale di 250m. Siamo nell'area degli Scalandrini e questo tratto ci regala il balcone sulla diga di Ridracoli e alcune cascate, la più grande delle quali è denominate degli Scalandrini.
Fra ponti e guadi si arriva, salendo ora più gentilmente, la passo dei Fangacci dove c'è un bivacco sempre aperto.
Qui si prende a dx la carrabile che fa parte dei vari cammini e dell'AVP 00 fino al Prato della Penna dove, prendendo una scorciatoia, si scende all'Eremo.
Percorso sempre all'ombra di boschi secolari, affiancati da torrenti primordiali e scenari fiabeschi. Qui dove abitano da mille anni i frati voluti da San Romualdo.
Cammino agevole, salvo un tratto di mulattiera in cui bisogna stare attenti alle ginocchia e caviglie. Dislivello non trascurabile ma un solo tratto veramente impegnativo (30min) nella salita agli Scalandrini
Scendendo a Camaldoli, da non perdere la Farmacia e la piccola deviazione (20m a piedi) che porta al Cedro e al famoso Castagno Miraglia, albero cavo di 500 anni
Si parte dal millenario Eremo di Camaldoli (necessaria una visita a quello che lasciano vedere, cioè solo gli esterni).
Dopo aver fatto rifornimento della buonissima acqua dell'Eremo, si abbandona il parcheggio lato Ovest e si costeggiano le mura sino al punto più alto verso Nord, non tenendo conto dei vari sentieri che piegano verso sinistra. Il sentiero che ci interessa è il 70:
""Serravalle - Cotozzo - Eremo - Gioghetto"
per arrivare velocemente al Gioghetto.
Qui si piega a sinistra e si segue la carrabile, abbandonando presto l'AVP 00 per il 229:
"La Lama - Gioghetto"
Presto si incontra il Fosso degli Acuti, che è molto bello e accompagna per tutto il viaggio in uno scenario fiabesco e millenario.
Scesi a valle (siamo sugli 800m) si potrebbe proseguire per la Foresta della Lama ma questo è un percorso ridotto e quindi pieghiamo a destra per prendere il 223:
"La Lama - Bivio Percorso 205/207"
che sale rapidamente (questo è il tratto più duro del percorso) e nel giro di poco sale di 250m. Siamo nell'area degli Scalandrini e questo tratto ci regala il balcone sulla diga di Ridracoli e alcune cascate, la più grande delle quali è denominate degli Scalandrini.
Fra ponti e guadi si arriva, salendo ora più gentilmente, la passo dei Fangacci dove c'è un bivacco sempre aperto.
Qui si prende a dx la carrabile che fa parte dei vari cammini e dell'AVP 00 fino al Prato della Penna dove, prendendo una scorciatoia, si scende all'Eremo.
Percorso sempre all'ombra di boschi secolari, affiancati da torrenti primordiali e scenari fiabeschi. Qui dove abitano da mille anni i frati voluti da San Romualdo.
Cammino agevole, salvo un tratto di mulattiera in cui bisogna stare attenti alle ginocchia e caviglie. Dislivello non trascurabile ma un solo tratto veramente impegnativo (30min) nella salita agli Scalandrini
Scendendo a Camaldoli, da non perdere la Farmacia e la piccola deviazione (20m a piedi) che porta al Cedro e al famoso Castagno Miraglia, albero cavo di 500 anni
Waypoint

Intersezione - a destra
scendere per la scorciatoia. Volendo si può proseguire sulla carrabile. Portano tutte e due all'Eremo
Commenti (3)
Puoi aggiungere un commento o una recensione a questo percorso
Ho seguito questo percorso verificato Mostra di più
Informazioni
Facile da seguire
Paesaggio
Medio
ottimo
Ho seguito questo percorso Mostra di più
Informazioni
Facile da seguire
Paesaggio
Medio
Descrizione molto approssimativa e non del tutto corretta.
La discesa del sentiero 229 è molto lunga anche se è abbastanza semplice mentre la salita è piuttosto impegnativa.
Una volta arrivati al balcone per tornare all’eremo, dovete salire ancora un po’ e poi prendere per passo della crocina.
Gentile Lorenza. il suo commento mi dispiace. Ho pubblicato otre 400 percorsi e non mi è mai capitato un commento del genere. Buone camminate comunque