Clusone - S.Lucio - Pizzo Formico - Rifugio Parafulmine
vicino a Clusone, Lombardia (Italia)
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Foto del percorso



Descrizione dell'itinerario
Arrivati in via S.Lucio prima che inizi la strada sterrata si parcheggia la macchina sul piazzale di fronte ad un ristorante (m. 592) si prende la mulattiera che sale a sinistra del rudere della seggiovia;inizialmente il percorso è tortuoso, ma dopo alcune decine di metri si immette in un ampio spiazzo soleggiato, dove fanno bella mostra dei grossi abeti. L'escursione prosegue lungo il tracciato della mulattiera che si dirige ad est in
leggera salita; a destra lasciamo il sentiero del Sùcu che risale rapidamente le pendici della montagna. Entriamo poi nel fitto bosco di abeti; più oltre incontriamo il Crocefisso (m. 750) che segna la nostra deviazione per S.Lucio. Proseguendo incontriamo la prima cascina (m. 867) e, risalendo il costone verso destra, ci appare un ampio panorama sulle Alpi Orobie e su Clusone. Arriviamo poi all'incrocio con il ripido sentiero del Sùcu che avevamo incontrato appena partiti. A destra lasciamo il bianco fienile Folì (m. 918) e possiamo notare nel prato i ruderi dei pilastri della seggiovia per Pianone realizzata negli anni '50 e mai attivata. Poco oltre, sulla sinistra nel bosco,notiamo una tipica costruzione in pietra a forma di torre: si tratta di un roccolo che è stato trasformato in esposisizione di sculture in legno molto belle usando il tronco degli alberi.Appena sopra, da destra si immette un sentiero proveniente da Beur per il ponte degli Scout; noi proseguiamo a sinistra raggiungendo le Cascine Zuccone (m. 970) e, appena oltrepassate queste, entriamo nel grande prato di S. Lucio Raggiunto il rifugio e attraversata la sua terrazza si passa alla vicina chiesetta dedicata a San Lucio, si attraversa un prato sulla destra e si è nel bosco che va risalito fino a sbucare in una vasta conca erbosa.Seguendo il sentiero segnalato dal CAI con il segnavia n°508, si continua su carrareccia fino ad una cascina rimessa a nuovo e per conche erbose si riesce al cocuzzolo dove è ubicata la baita Pianone (m. 1142).Da qui si risale direttamente il pascolo fino ad incontrare la mulattiera che sale nel bosco prima con tornanti poi prevalentemente pianeggiante; attraversando alcuni canali che scendono dalla cresta della Montagnina (m. 1598),si raggiunge lo spartiacque tra i comuni di Clusone e Gandino e si sbuca alla forcella Larga (m. 1470) con i ruderi
della vecchia capanna Ilaria e l’artistica campana di recente costruzione (1 h da San Lucio). Qui possiamo ammirare in direzione nord un ampio panorama sull'intera catena delle Orobie, mentre a sud si apre un'ampia veduta sulla sottostante conca pascoliva della Guagia. Dalla forcella, oltrepassando sulla destra la campana,riprendiamo il sentiero che ora si inerpica sul versante della Valgandino che, soleggiato e ben tracciato, ci permette di godere ad ogni sosta di un'ampia veduta sulle Prealpi Camune e sulla Pianura Padana. Ora cominciamo a vedere la maestosa croce e, continuando per sentiero in salita verso ovest, si percorre l'ultimo tratto a strapiombo sulla sottostante Valle di Sales, si giunge ad un colle e per l’ultimo ripido pendio (dopo mezz’ora circa di cammino) e si raggiunge il Pizzo Formico (m. 1637) che offre un panorama a 360°Dal Pizzo Formico o direttamente dalla forcella Larga si può raggiungere facilmente il Rifugio Parafulmine che si può vedere quasi in cima alla sponda opposta della conca della Montagnina con i suoi lineamenti dolci e arrotondati.
leggera salita; a destra lasciamo il sentiero del Sùcu che risale rapidamente le pendici della montagna. Entriamo poi nel fitto bosco di abeti; più oltre incontriamo il Crocefisso (m. 750) che segna la nostra deviazione per S.Lucio. Proseguendo incontriamo la prima cascina (m. 867) e, risalendo il costone verso destra, ci appare un ampio panorama sulle Alpi Orobie e su Clusone. Arriviamo poi all'incrocio con il ripido sentiero del Sùcu che avevamo incontrato appena partiti. A destra lasciamo il bianco fienile Folì (m. 918) e possiamo notare nel prato i ruderi dei pilastri della seggiovia per Pianone realizzata negli anni '50 e mai attivata. Poco oltre, sulla sinistra nel bosco,notiamo una tipica costruzione in pietra a forma di torre: si tratta di un roccolo che è stato trasformato in esposisizione di sculture in legno molto belle usando il tronco degli alberi.Appena sopra, da destra si immette un sentiero proveniente da Beur per il ponte degli Scout; noi proseguiamo a sinistra raggiungendo le Cascine Zuccone (m. 970) e, appena oltrepassate queste, entriamo nel grande prato di S. Lucio Raggiunto il rifugio e attraversata la sua terrazza si passa alla vicina chiesetta dedicata a San Lucio, si attraversa un prato sulla destra e si è nel bosco che va risalito fino a sbucare in una vasta conca erbosa.Seguendo il sentiero segnalato dal CAI con il segnavia n°508, si continua su carrareccia fino ad una cascina rimessa a nuovo e per conche erbose si riesce al cocuzzolo dove è ubicata la baita Pianone (m. 1142).Da qui si risale direttamente il pascolo fino ad incontrare la mulattiera che sale nel bosco prima con tornanti poi prevalentemente pianeggiante; attraversando alcuni canali che scendono dalla cresta della Montagnina (m. 1598),si raggiunge lo spartiacque tra i comuni di Clusone e Gandino e si sbuca alla forcella Larga (m. 1470) con i ruderi
della vecchia capanna Ilaria e l’artistica campana di recente costruzione (1 h da San Lucio). Qui possiamo ammirare in direzione nord un ampio panorama sull'intera catena delle Orobie, mentre a sud si apre un'ampia veduta sulla sottostante conca pascoliva della Guagia. Dalla forcella, oltrepassando sulla destra la campana,riprendiamo il sentiero che ora si inerpica sul versante della Valgandino che, soleggiato e ben tracciato, ci permette di godere ad ogni sosta di un'ampia veduta sulle Prealpi Camune e sulla Pianura Padana. Ora cominciamo a vedere la maestosa croce e, continuando per sentiero in salita verso ovest, si percorre l'ultimo tratto a strapiombo sulla sottostante Valle di Sales, si giunge ad un colle e per l’ultimo ripido pendio (dopo mezz’ora circa di cammino) e si raggiunge il Pizzo Formico (m. 1637) che offre un panorama a 360°Dal Pizzo Formico o direttamente dalla forcella Larga si può raggiungere facilmente il Rifugio Parafulmine che si può vedere quasi in cima alla sponda opposta della conca della Montagnina con i suoi lineamenti dolci e arrotondati.
Commenti (1)
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Ho seguito questo percorso verificato Mostra di più
Informazioni
Facile da seguire
Paesaggio
Medio
Ottimo percorso fino a 3/4, poi quando si abbandona il sentiero 508 e dopo una strada per mtb diventa impossibile seguire le tracce. Il sentiero delle ore, per San Lucio, è dismesso e quindi molto pericoloso. Consiglio di riprendere il 508 verso il pianone dolore la malga Fogarolo