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640 m
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16,39 km
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vicino a Baunei, Sardegna (Italia)
Percorso ad anello con partenza ed arrivo dai parcheggi di Cala Goloritzè (località Su Porteddu).
Tempo di percorrenza circa 7 ore.
Grado di difficoltà: media Impegnativa.
Passaggi tecnici impegnativi: assenti.
Scarponi tecnici ad elevato grip: necessari.
Lasciata l’auto in sosta (vedi foto del Waypoint nr 01) ci siamo incamminati sul sentiero ufficiale che conduce alla cala Goloritzè. Raggiunta la pietra che segnala la discesa alla cala (vedi foto del waypoint 02) abbiamo iniziato la salita lungo il sentiero roccioso che conduce a Punta Salinas. A circa 400/500 metri abbiamo trovato i residui di un vecchio pinnettu e di un anfratto carsico adibito a mandra per il ricovero delle capre. Proseguendo lungo il sentiero abbiamo attraversato il bosco di lecci e di macchia mediterranea sino a giungere all’altezza della pietraia (vedi foto del waypoint nr 03). Risalito il sentiero pietroso che costeggia la montagna abbiamo raggiunto l’altopiano di Irbiddossili, e quindi il Cuile Piras (vedi foto del waypoint nr. 04)
Giunti all'altezza del cancello del Cuile Piras abbiamo proseguito lungo il breve sentiero che inizia accanto alla recinzione della cisterna in cemento ubicata frontalmente al anzidetto cancello. Il sentiero, che attraversa il bosco termina poche centinaia di metri dopo, termina su una sterrata (guardando verso l’alto si può notare una sbarra di accesso alla strada).
Giunti alla sterrata, siamo risaliti leggermente e abbiamo iniziato la nostra discesa sulla sinistra verso il Bacu Maore.
Tenendo la parte sinistra del bacu, e precisamente nella parta iniziale, abbiamo incontrato delle mandre dismesse (vedi foto del Waypoint nr. 05).
Raggiunto l’alveo del bacu lo abbiamo percorso per tutta la sua lunghezza sino a raggiungere la bellissima insenatura di Portu Cuau (vedi foto del waypoint nr. 09)
I Passaggi lungo il Baccu Maore sono abbastanza intuitivi e facilmente percorribili. E’ , comunque, necessario prestare un po’ di attenzione nelle sole parti centrali ricche di vegetazione ed in particolare nella parte finale dove il lentischio, con la sua forte presenza, fa da padrone fagocitando i sentieri battuti. Durante la discesa abbiamo incontrato diverse chiudende vedi foto dei waypoint nr 07 e nr. 08). Giunti alla chiudenda del Waypoint nr. 08, guardando frontalmente verso il vertice orografico si può ammirare un suggestivo arco di pietra.
Dopo la visita e le foto di rito scattate tra le acque cristalline di Portu Cuau siamo risaliti in direzione Bacu Maore sino a inerpicarci sul primo sentiero a sinistra che ci ha portato sino a Portu Pedrosu (sentiero del Selvaggio Blu) (vedi foto del WayPoint nr 11)
Terminata la nostra visita a Portu Pedrosu (dove peraltro è presente un’area picnic con tavolo e panche), abbiamo percorso il sentiero di andata a ritroso sino a tornare a Portu Cuau. Poi abbiamo proseguito per circa 100 metri il sentiero Bacu Maore per poi lasciarlo e inerpicarci sul primo sentiero a destra che porta in località Eltiera (Sentiero del Selvaggio Blu). Giunti alla parte pianeggiante, dopo circa 100 metri, abbiamo lasciato il sentiero del selvaggio per inoltrarci in quello alla sua sinistra (vedi waypoint nr. 12. Da qui è iniziata la lunga e costante salita che termina al Cuile Piras. Lungo il sentiero Eltiera abbiamo potuto visitare le grotte ovile Pretthos de Rutta , censite al nr. 1257 del Catasto speleologico regionale (vedi foto del Waypoint nr. 13). Le due grotte ovile si trovano a circa 100 su un sentiero che abbiamo trovato sulla sinistra del sentiero principale. Ripreso il sentiero Eltiera abbiamo incontrato il pinnettu e le due grosse mandre del Cuile Eltiera (vedi foto waypont nr. 15), prima, e Cuile Bernardu, poi.
Il sentiero è mediamente ben identificabile, fatta eccezione di alcuni brevi tratti poco visibili e forvianti.
Raggiunto nuovamente il Cuile Piras presso l’altopiano di Irbiddossili, abbiamo ripercorso il sentiero a ritroso sino a raggiungere la nostra auto lasciata in sosta nei parcheggi di Su Porteddu.
Buoni passi.
Tempo di percorrenza circa 7 ore.
Grado di difficoltà: media Impegnativa.
Passaggi tecnici impegnativi: assenti.
Scarponi tecnici ad elevato grip: necessari.
Lasciata l’auto in sosta (vedi foto del Waypoint nr 01) ci siamo incamminati sul sentiero ufficiale che conduce alla cala Goloritzè. Raggiunta la pietra che segnala la discesa alla cala (vedi foto del waypoint 02) abbiamo iniziato la salita lungo il sentiero roccioso che conduce a Punta Salinas. A circa 400/500 metri abbiamo trovato i residui di un vecchio pinnettu e di un anfratto carsico adibito a mandra per il ricovero delle capre. Proseguendo lungo il sentiero abbiamo attraversato il bosco di lecci e di macchia mediterranea sino a giungere all’altezza della pietraia (vedi foto del waypoint nr 03). Risalito il sentiero pietroso che costeggia la montagna abbiamo raggiunto l’altopiano di Irbiddossili, e quindi il Cuile Piras (vedi foto del waypoint nr. 04)
Giunti all'altezza del cancello del Cuile Piras abbiamo proseguito lungo il breve sentiero che inizia accanto alla recinzione della cisterna in cemento ubicata frontalmente al anzidetto cancello. Il sentiero, che attraversa il bosco termina poche centinaia di metri dopo, termina su una sterrata (guardando verso l’alto si può notare una sbarra di accesso alla strada).
Giunti alla sterrata, siamo risaliti leggermente e abbiamo iniziato la nostra discesa sulla sinistra verso il Bacu Maore.
Tenendo la parte sinistra del bacu, e precisamente nella parta iniziale, abbiamo incontrato delle mandre dismesse (vedi foto del Waypoint nr. 05).
Raggiunto l’alveo del bacu lo abbiamo percorso per tutta la sua lunghezza sino a raggiungere la bellissima insenatura di Portu Cuau (vedi foto del waypoint nr. 09)
I Passaggi lungo il Baccu Maore sono abbastanza intuitivi e facilmente percorribili. E’ , comunque, necessario prestare un po’ di attenzione nelle sole parti centrali ricche di vegetazione ed in particolare nella parte finale dove il lentischio, con la sua forte presenza, fa da padrone fagocitando i sentieri battuti. Durante la discesa abbiamo incontrato diverse chiudende vedi foto dei waypoint nr 07 e nr. 08). Giunti alla chiudenda del Waypoint nr. 08, guardando frontalmente verso il vertice orografico si può ammirare un suggestivo arco di pietra.
Dopo la visita e le foto di rito scattate tra le acque cristalline di Portu Cuau siamo risaliti in direzione Bacu Maore sino a inerpicarci sul primo sentiero a sinistra che ci ha portato sino a Portu Pedrosu (sentiero del Selvaggio Blu) (vedi foto del WayPoint nr 11)
Terminata la nostra visita a Portu Pedrosu (dove peraltro è presente un’area picnic con tavolo e panche), abbiamo percorso il sentiero di andata a ritroso sino a tornare a Portu Cuau. Poi abbiamo proseguito per circa 100 metri il sentiero Bacu Maore per poi lasciarlo e inerpicarci sul primo sentiero a destra che porta in località Eltiera (Sentiero del Selvaggio Blu). Giunti alla parte pianeggiante, dopo circa 100 metri, abbiamo lasciato il sentiero del selvaggio per inoltrarci in quello alla sua sinistra (vedi waypoint nr. 12. Da qui è iniziata la lunga e costante salita che termina al Cuile Piras. Lungo il sentiero Eltiera abbiamo potuto visitare le grotte ovile Pretthos de Rutta , censite al nr. 1257 del Catasto speleologico regionale (vedi foto del Waypoint nr. 13). Le due grotte ovile si trovano a circa 100 su un sentiero che abbiamo trovato sulla sinistra del sentiero principale. Ripreso il sentiero Eltiera abbiamo incontrato il pinnettu e le due grosse mandre del Cuile Eltiera (vedi foto waypont nr. 15), prima, e Cuile Bernardu, poi.
Il sentiero è mediamente ben identificabile, fatta eccezione di alcuni brevi tratti poco visibili e forvianti.
Raggiunto nuovamente il Cuile Piras presso l’altopiano di Irbiddossili, abbiamo ripercorso il sentiero a ritroso sino a raggiungere la nostra auto lasciata in sosta nei parcheggi di Su Porteddu.
Buoni passi.
RAGGIUNTA LA PARTE PIANEGGIANTE LASCIARE IL SENTIERO DEL SELVAGGIO BLU DIRIGENDOSI NEL SENTIERO A SINISTRA
ABBANDONARE MOMENTANEAMENTE, E PER UNA DISTANZA MASSIMA DI 100 METRI, IL SENTIERO ELTIERA, DIRIGENDOSI SUL SENTIERO ALLA SUA SINISTRA SINO AD INTERCETARE SULLA DESTRA OROGRAFICA IL PRIMO ACCESSO E D GROTTA OVILE PRETTHOS DE RUTTA CENSITA AL NR 1257 DEL CATASTO REGIONALE SPELEOLOGICO. CONTINUARE, POI, PER ALTRI 20 METRI SINO A TROVARE IL SECONDO ACCESSO ALLA GROTTA. TERMINATA LA VISITA TORNARE INDIETRO E PROSEGUIRE LA SALITA SUL SENTIERO ELTIERA.
3 commenti
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Pirata 83 5-ott-2020
Ho seguito questo percorso verificato Vedi altro
Informazioni
Facile da seguire
Paesaggio
Medio
Traccia perfetta. Descritta molto bene! Fatta ieri in giornata.
Luca Olla 5-ott-2020
Bene. Felice di esserti stato utile. Buoni passi
Pirata 83 5-ott-2020
Buoni passi a te 👍