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2.078 m
1.127 m
0
5,3
11
21,32 km
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vicino a Barrea, Abruzzo (Italia)
Lungo anello nell'area K del PNALM, in parte all'interno della Riserva Integrale.
Si parte dal valico di Barrea per il sentiero K6 e poi K4 che, risalendo la valle dell'Inferno conduce alla conca che ospita il Lago Vivo (in autunno purtroppo asciutto).
In prossimità della Fonte degli Uccelli si segue una traccia a destra che, mediante segni rossi sbiaditi e qualche omino di pietre, traversa vari fossi fino alla valle Cupella. Da qui si prende a salire verso Nord l'impervio crinale del M. Iammiccio; si traversano varie pietraie e seguendo flebili tracce pastorali si giunge alla cresta. La salita allo Iammiccio, seppur faticosa, viene ripagata dagli scenari che si aprono a 360°.
Dopo la meritata pausa contemplativa, si ritorna alla sella e poi si individua la migliore via di discesa per tornare alla valle Cupella. Dopo aver ripreso il sentiero si giunge alla sella che dà sulla parallela valle Lunga. Dalla sella si attacca la cresta e, con qualche intrigante passaggio di I grado, si arriva sulla vetta di quota 1936 m, denominata Cima di Lago Vivo (senza nome su IGM).
Anche qui, meritata pausa contemplativa e poi discesa nel versante opposto fino ad intercettare il sentiero K3 proveniente dal valico dell'Altare e che conduce a Barrea attraversando dapprima la Selva Bella e poi entrando nel val Porcile che più avanti ospita il corso d'acqua denominato Rio Torto.
A quota 1530 m circa si può decidere di fare una deviazione alla Grotta dello Schievo, cavità carsica nascosta che si raggiunge mediante tracce appena accennate che conducono sul fondo del fosso e, dopo averlo traversato, risalgono il crinale sulla sinistra orografica. La sorgente che solitamente esce dalla cavità della Grotta era anch'essa purtroppo asciutta.
Si individuano tracce di sentiero che seguono il fosso e più avanti, prima di intersecare nuovamente il sentiero K3, si incontrano le sorgenti del Rio Torto.
Mediante comoda passeggiata, si arriva al punto di partenza.
Si parte dal valico di Barrea per il sentiero K6 e poi K4 che, risalendo la valle dell'Inferno conduce alla conca che ospita il Lago Vivo (in autunno purtroppo asciutto).
In prossimità della Fonte degli Uccelli si segue una traccia a destra che, mediante segni rossi sbiaditi e qualche omino di pietre, traversa vari fossi fino alla valle Cupella. Da qui si prende a salire verso Nord l'impervio crinale del M. Iammiccio; si traversano varie pietraie e seguendo flebili tracce pastorali si giunge alla cresta. La salita allo Iammiccio, seppur faticosa, viene ripagata dagli scenari che si aprono a 360°.
Dopo la meritata pausa contemplativa, si ritorna alla sella e poi si individua la migliore via di discesa per tornare alla valle Cupella. Dopo aver ripreso il sentiero si giunge alla sella che dà sulla parallela valle Lunga. Dalla sella si attacca la cresta e, con qualche intrigante passaggio di I grado, si arriva sulla vetta di quota 1936 m, denominata Cima di Lago Vivo (senza nome su IGM).
Anche qui, meritata pausa contemplativa e poi discesa nel versante opposto fino ad intercettare il sentiero K3 proveniente dal valico dell'Altare e che conduce a Barrea attraversando dapprima la Selva Bella e poi entrando nel val Porcile che più avanti ospita il corso d'acqua denominato Rio Torto.
A quota 1530 m circa si può decidere di fare una deviazione alla Grotta dello Schievo, cavità carsica nascosta che si raggiunge mediante tracce appena accennate che conducono sul fondo del fosso e, dopo averlo traversato, risalgono il crinale sulla sinistra orografica. La sorgente che solitamente esce dalla cavità della Grotta era anch'essa purtroppo asciutta.
Si individuano tracce di sentiero che seguono il fosso e più avanti, prima di intersecare nuovamente il sentiero K3, si incontrano le sorgenti del Rio Torto.
Mediante comoda passeggiata, si arriva al punto di partenza.
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