Ho allestito questo tracciato GPS chiaramente per scopi personali, ma spero possa essere utile a qualcun altro che intenda affrontare
TUTTA l’Alta Via dei Monti del Sole.
Ho perso un bel po’ di ore nella ricerca di relazioni e documenti riguardo a questa alta via, ma non c’è nulla di strutturato che la spieghi
PER INTERO (a parte una descrizione assai sintetica nord-sud nel libro “Il Parco delle Dolomiti Bellunesi” di Giuliano Dal Mas e Bruno Tolot).
Dunque sono partito dalla guida “Monti del Sole e Piz de Mezodì” (Antologia a cura di Pietro Sommavilla e Luca Celi) dove si trovano, sparse lungo le pagine di tutto il libro, le descrizioni dei vari segmenti, che però a volte sono descritti nel senso sud-nord e altre volte nel senso nord-sud – e non è semplicissimo “seguire una descrizione all’incontrario” su percorsi di una certa difficoltà di orientamento.
Poi – tenendo conto che sui Monti del Sole non c’è niente di banale e che bisogna sempre CONOSCERE MOLTO BENE le vie di fuga in caso di problemi – ho pensato che era meglio conoscere anche tutte le salite-discese intermedie di accesso (qualcosa conoscevo ma non tutto).
Alla fine, nel tempo e con calma, ho programmato 5 escursioni con cui percorrere integralmente l’Alta Via dei Monti del Sole (a segmenti sempre nella direzione sud-nord), e precisamente:
Così facendo, ho memorizzato il tracciato GPS di tutta l’Alta Via dei Monti del Sole e dei “più sensati” accessi intermedi di livello escursionistico.
ALLESTIMENTO DEL TRACCIATO GPS QUI PUBBLICATO Con l’aiuto dei software Garmin BaseCamp e TCX Converter:
- Ho tagliato dai 5 tracciati di cui sopra i segmenti di Alta Via dei Monti del Sole
- Ho riunito i 5 segmenti di Alta Via dei Monti del Sole cambiando date e ore inizio percorsi per simulare un’unica percorrenza, ed avere un’idea dei probabili orari di transito nei giorni di una possibile escursione in un’unica soluzione su tutta l’alta via
Ho effettuato l’unione dei segmenti con questi parametri:
- Assegnato 1 Luglio 2019 come giorno fittizio di partenza
- Orario di partenza 00:00:01 (un secondo dopo la mezzanotte) per aver chiari i tempi di passaggio guardando il progressivo orario del file
- Un quarto d’ora di pausa ad ogni forcella fra la fine di un segmento e l’inizio del successivo
- Ho lasciato (all’interno delle percorrenze dei segmenti originali) tutte le soste per ragionamenti di orientamento (molti e anche lunghi), foto, spuntini o altro
- Ho lasciato (visti bellezza del percorso e relativa lunghezza della tappa dal Bivacco Valdo a Forcella Franche) le due deviazioni per le cime ovest e nord del Piz de Mezodì che non farebbero parte dell’Alta Via dei Monti del Sole (brevissima quella per la cima nord)
In questo modo – tenendo conto che comunque i 5 segmenti originali erano stati percorsi all’interno di giri più lunghi – credo risulti un’idea abbastanza sensata di quanto ci si può mettere (o meglio di quanto ci metterei io in modalità abbastanza tranquilla visto che non avrei più problemi di orientamento).
Tutto quanto sopra premesso, in teoria si inizia un secondo dopo la mezzanotte e si finisce alle ore 18:10:35 con – secondo il mio GPS e file ripreso da Garmin BaseCamp – circa 3.025 metri di dislivello in salita, 2.596 in discesa e 22,1 km di percorrenza lineare.
- Prima tappa da Le Rosse Alte al Bivacco Valdo in circa 11 ore e 20 minuti con 2.017 metri di dislivello in salita, 1.025 in discesa e 12,9 km di percorrenza lineare
- Seconda tappa dal Bivacco Valdo a Forcella Franche (comprese deviazioni al Piz de Mezodì Ovest e Nord) in circa 6 ore e 50 minuti con 1.008 metri di dislivello in salita, 1.571 in discesa e 9,2 km di percorrenza lineare
Conoscendo cosa combina il GPS quando ci sono problemi di ricezione (e ce ne sono lungo l’alta via), probabilmente il dislivello reale è un po’ meno, forse 100/150 metri, ma non fa molta differenza sul totale.
COME SPEZZARE LE TAPPE (DUE O TRE) IN UNA PERCORRENZA COMPLETA DELL’ALTA VIA DEI MONTI DEL SOLE I ricoveri strutturati sono due: Casera Nusieda Alta poco dopo l’inizio da Le Rosse Alte e il Bivacco Valdo.
Pernottando nel locale bivacco di Casera Nusieda Alta si risparmiano un po’ più di un’ora di tempo e circa 400 metri di salita (dipende da quale delle due varianti iniziali si passa: in quella normale c’è più dislivello per una discesetta con successiva controsalita).
Tutto sommato il risparmio è poco, ma il poco potrebbe valere tanto quando si è al limite.
Tenere presente che a Casera Nusieda Alta si sta comodi e c’è abbondanza di acqua: dunque non escluderei affatto una prima mini tappa pomeridiana per poi ripartire all’alba verso il Bivacco Valdo.
Se si vuol tenere il Bivacco Valdo come fulcro dell’alta via, si può fare anche in due diverse occasioni: una dal Bivacco Valdo verso nord in direzione Forcella Franche, e l’altra dal Bivacco Valdo verso sud in direzione Le Rosse Alte.
Nella descrizione percorso ho segnalato qualche grotta-covolo di emergenza ben indicati anche nella guida.
Alla fine, controllando i tempi di tutte le uscite preparatorie, penso che per la lunga prima tappa sia meglio partire con la ferma intenzione di arrivare in fondo, tenendo le uscite anticipate di riserva per problemi di impraticabilità dell’alta via, perché come tempi potrebbe essere più opportuno andare avanti.
Se si arriva alla Forzèla de la Caza Granda da sud, probabilmente ci si mette di meno a proseguire fino al Bivacco Valdo che a scendere a valle.
Stesso discorso se si arriva da nord al Forzelón de le Mughe: non c’è quasi differenza di tempo nello scendere a Gena Bassa o finire l’alta via fino a Le Rosse Alte (ma verso Le Rosse Alte c’è la Casera Nusieda Alta che offre ottimo riparo sicuramente prima della discesa a Gena Bassa).
Le due tappe sono molto diverse, non solo per lunghezza e dislivelli.
L’ambiente e pure le difficoltà sono diversi.
Con una “definizione secca” direi che la prima tappa sud “estrania dalla realtà di tutti i giorni” e nella seconda nord “si respira a pieni polmoni”.
COME UTILIZZARE IL TRACCIATO DEL GPS È molto lungo ed è meglio controllare se, una volta caricato, risulta tutto visibile nel proprio terminale: non tutti i terminali supportano tracce così lunghe e ne troncano la visibilità.
Se non è tutto visibile bisogna “tagliarlo” e caricare segmenti separati.
Consiglio di caricare anche le tracce delle 5 escursioni preparatorie, da rendere visibili sullo schermo del terminale nell’ipotesi di voler uscire anticipatamente dal percorso dell’alta via.
Ho scritto “voler” e non “dover” perché, come già scritto sopra, sono uscite comunque molto lunghe, e in caso di emergenza forse conviene fermarsi in qualche riparo in quota.
Come sempre, e soprattutto in questo tipo di percorsi, il tracciato GPS è utile ma le osservazioni sul campo lo sono di più.
Sono molti i tratti sotto parete dove la registrazione (o la lettura di una traccia registrata) varia di precisione a seconda della posizione dei satelliti in quel momento, rispetto alla posizione del terminale fra il proprio corpo e la parete o meno, e rispetto ad altri fattori che variano di giorno in giorno ancora.
In alcuni punti, dove ho notato evidenti imprecisioni, ho modificato manualmente qualche linea, e le modifiche manuali sono tutt’altro che perfette.
SEGNAVIA PRESENTI NELL’ALTA VIA DEI MONTI DEL SOLE La “parte alta dell’alta via” – dalla Forzèla de le Canevùze fino all’incontro con la Cresta della Mussaia sul Piz de Mezodì – è tutta segnata con bolli rossi e le tipiche bande bianco azzurre.
Ci sono vari triangoli (o meglio “triangoloni” viste le dimensioni) bianco azzurri e anche qualche raro triangolo rosso con numerazione CAI a certificare che si sta percorrendo un’alta via.
Ci sono qualche segno CAI classico a bande bianco rosse e qualche freccetta, e si trovano per lo più nella zona del Piz de Mezodì.
Non mancano gli ometti, e in certi tratti sono quelli che aiutano di più.
È chiaro che non è una segnatura stile sentiero CAI turistico: bisogna avere occhio per individuare gli aiutini, ma ci sono.
Per fare un paragone, la discesa verso Forcella Franche è quella che considero una segnatura stile sentiero CAI turistico (anche se nella parte alta non è affatto un sentiero turistico per principianti assoluti).
REPERIBILITÀ ACQUA LUNGO L’ALTA VIA DEI MONTI DEL SOLE Di fatto si può trovare acqua solo nei pressi dei due ricoveri strutturati di Casera Nusieda Alta e del Bivacco Valdo.
In tutto il resto dell’itinerario può esserci qualche minimo stillicidio, ma veramente minimo, discontinuo ed effimero.
Nelle guide c’è qualche indicazione con deviazioni dall’alta via, ma è meglio non tenerne conto.
Il tratto tra il Forzelón de le Mughe e la Forzèla de la Caza Granda è quello dove è più probabile trovare residui di neve con relativi gocciolamento o possibilità di “far scorta solida”.
A Casera Nusieda Alta l’acqua è ottima e abbondante!
Invece per quanto riguarda il Bivacco Valdo, nel waypoint 34 ho inserito una foto (scattata dall’altro lato della Val Feruch lungo un sentiero non dell’alta via) che dà una visione particolare del Circo della Borala per evidenziare dove trovare l’acqua al bivacco.
Se si sale al bivacco da Gena Bassa, ci sono almeno un paio di punti in cui si trova acqua in abbondanza oltre alla fontanella di Gena Alta, ma sono ben lontani per chi vuol farsi l’Alta Via dei Monti del Sole in due tappe consecutive.
Se si arriva al bivacco da altra direzione con le scorte a zero o quasi, bisogna trovare l’acqua in loco.
Nella foto si notano:
- Bivacco Valdo cerchiato in rosso
- Nevaio in alto nell’impluvio del Circo della Borala
- Sorgente d’acqua nel cerchio azzurro
- Linee gialle per i sentieri: a sinistra per Forcella Zana, a destra per la Forzèla dei Pón o Forcella dei Pom, e in basso una delle due varianti di arrivo da Gena Bassa
Se si arriva in discesa dalla Forzèla dei Pón o Forcella dei Pom, appena si gira l’angolo per imboccare la cengia finale che scende al Circo della Borala (il tratto di linea gialla più a destra della foto), si ha una visione simile a quella della foto con l’unica differenza di un’angolazione un po’ diversa.
Se il programma è dormire al bivacco e serve acqua, conviene fermarsi per memorizzare bene dov’è la sorgente e dov’è il nevaio, e per capire se e quanta acqua c’è alla sorgente e “quanto in forma” è il nevaio.
Non è una sorgente che garantisce acqua in abbondanza per tutta la stagione escursionistica: dipende dalle temperature e dallo stato del nevaio, potrebbe essere anche un semplice stillicidio.
Si può scendere con ATTENZIONE dal sentiero soprastante della Forzèla dei Pón, e ci si può arrivare quasi in piano scendendo un breve tratto del sentiero di accesso da Gena.
Arrivando da Gena, nel boschetto della salitella finale per il bivacco, c’è un ometto nel punto in cui si devia diritti per la sorgente: impossibile spiegare quale ometto, però avendo in mente la situazione generale non dovrebbe essere difficile arrivarci.
In realtà, la prima volta che sono andato al Bivacco Valdo, a quell’ometto ho tirato diritto e sono arrivato alla sorgente perché non avevo visto i segnavia di salita a sinistra.
Dunque, se si scende a ritroso per il sentiero di Gena, bisogna girare a sinistra per andare alla sorgente.
È chiaro che, sia in caso di rifornimento alla sorgente che di “prelievo” dal nevaio, bisogna avere i materiali adeguati per purificare l’acqua.
DESCRIZIONE SCRITTE E “VISIVE” DELL’ITINERARIO DELL'ALTA VIA DEI MONTI DEL SOLE Ho inserito “la mia visione” del percorso con descrizioni chiaramente copiate da (o molto simili a) quelle delle mie uscite preparatorie.
Non ho assolutamente fatto copia-incolla dalla preziosissima guida a cui ho fatto riferimento: ho voluto inserire solo quello che ho visto e quello che “ho percepito”.
Le foto sono tratte quasi tutte dalle uscite preparatorie già pubblicate su Wikiloc; qualcuna è di altre uscite in cui sono pure passato per tratti dell’Alta Via dei Monti del Sole.
Le foto sicuramente sembreranno “scombinate” perché fatte (anche in punti vicini fra loro o nello stesso punto) in stagioni e orari molto diversi, e perché scattate con due diverse macchine fotografiche compatte e due diversi telefoni cellulari.
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La descrizione dettagliata dell’itinerario è inserita all’interno dei waypoint perché è molto lunga, e Wikiloc ha un limite max di 24.000 caratteri caricabili nella pagina principale.
La descrizione completa è divisa da parcheggio a forcella, da forcella a forcella, o da forcella a bivacco: pertanto, la descrizione di ognuno dei settori di questo tipo è inserita nel waypoint di inizio settore, e va fino al waypoint successivo con altra descrizione, e comprende anche il passaggio dei waypoint che stanno in mezzo.
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