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Alagna Valsesia

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Autore

Statistiche del percorso

Distanza
13,33 km
Dislivello positivo
731 m
Difficoltà tecnica
Medio
Dislivello negativo
731 m
Altitudine massima
1.849 m
TrailRank 
61
Altitudine minima
1.133 m
Tipo di percorso
Anello
Tempo in movimento
2 ore 37 minuti
Tempo
4 ore 54 minuti
Coordinate
1972
Caricato
23 agosto 2025
Registrato
agosto 2025
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vicino a Miniere, Piemonte (Italia)

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Foto del percorso

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Descrizione dell'itinerario

Percorso ad anello da Miniere passando per:
- Santa Maria delle Grazie (0.8 km)
- Oratorio di San Pantaleone (1.7 km)
- Madonna Immacolata (2.1 km)
- Caldaia d'Otro (2.6 km)
- Miniera (3.7 km)
- Rifugio Zar Senni (4.2 km)



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Alagna Valsesia
comune italiano
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Alagna Valsesia (Im Land in walser; Alagna in piemontese; Lagna in dialetto valsesiano) è un comune italiano di 720 abitanti[1] della provincia di Vercelli in Piemonte, situato ai piedi del versante meridionale del massiccio del Monte Rosa, la seconda montagna più alta delle Alpi.

Alagna Valsesia
comune
Alagna Valsesia – Stemma
Alagna Valsesia – Bandiera
Alagna Valsesia – Veduta
Alagna Valsesia - centro
Localizzazione
Stato
Italia (bandiera) Italia
Regione
Piemonte
Provincia
Vercelli
Amministrazione
Sindaco
Roberto Veggi (lista civica) dal 5-6-2016
Territorio
Coordinate
45°51′14″N 7°56′14″E
Altitudine
1 191 m s.l.m.
Superficie
133,17 km²
Abitanti
720[1] (31-5-2025)
Densità
5,41 ab./km²
Frazioni
Balma, Boccorio, Cà di Janzo, Casa Verno, Dorf, Piane (Fum d'Boudma), Dosso (Fum Diss), Fum Tschukke, Fun d'Rùfinu, Gabbio (Fum Sand), Goreto, Im Adelstodal, Im Felleretsch, Im Garrài, Im Oubre Grobe, Im Oubre Rong, Im Rong, Im Undre Grobe, Im Wold, Bonda (In d'Bundu), Ecco (In d'Ekku), In d'Follu, In d'Mèrlette, In d'Stütz, In d'Weng, Montella, Piana Fuseria, In d'Wittine, Isolello, Miniere, Porazzo (Purratz Hus), Riva Valdobbia, Rusa, Sant'Antonio, Scarpia, Uttershus, Vogna Sotto, Wittwosma, Z'am Steg, Z'Jakmuls Hus, Pedemonte (Z'Kantmud), Pedelegno (Z'Pudelenn), Z'San Niklòs, Z'Yuassis Hus, Zar Chilchu, Zar Sogu
Comuni confinanti
Alto Sermenza, Campertogno, Gressoney-La-Trinité (AO), Gressoney-Saint-Jean (AO), Macugnaga (VB), Mollia, Rassa, Zermatt (CH-VS)
Altre informazioni
Cod. postale
13021
Prefisso
0163
Fuso orario
UTC+1
Codice ISTAT
002002
Cod. catastale
A119
Targa
VC
Cl. sismica
zona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climatica
zona F, 3 877 GG[3]
Nome abitanti
alagnesi
Patrono
san Giovanni Battista
Giorno festivo
24 giugno
Motto
Excelsior
Cartografia
Mappa di localizzazione: ItaliaAlagna ValsesiaAlagna Valsesia
Alagna Valsesia – Mappa
Posizione del comune di Alagna Valsesia nella provincia di Vercelli
Sito istituzionale
Dal 1º gennaio 2019 ha incorporato il comune limitrofo di Riva Valdobbia[4], divenendo il comune più esteso della provincia[5].

Parte del territorio è stata inclusa nel 1979 nel Parco naturale dell'Alta Val Sesia e dell'Alta Val Strona[6], mentre l'intero territorio è compreso nel Sesia Val Grande Geopark, dal 2013 parte della Rete mondiale dei geoparchi dell'UNESCO[7][8].

Geografia fisica
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Confini
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È l'unico comune della provincia di Vercelli che confina con la Svizzera[9], nello specifico col comune di Zermatt nel canton Vallese[4]. Confina inoltre con la Valle d'Aosta tramite il Col d'Olen, da cui si dirama la vallata di Gressoney[10], e con la provincia del Verbano-Cusio-Ossola. Si tratta di uno dei due punti di accesso piemontesi al massiccio del Monte Rosa, assieme a Macugnaga[11].

Orografia
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Punta Grober (3497 m) e il Corno di Faller (3128 m) viste dal corso
Il territorio del comune, caratterizzato da una geografia aspra e selvaggia[12], occupa l'estremità superiore della Val Grande, ai piedi del massiccio del Monte Rosa (4638 m)[13]. Delle Alpi del Monte Rosa, altre due vette ne contornano la valle: il Corno Bianco (3320 m) e il Monte Tagliaferro (2964 m)[4].

Dal fondovalle, dove è situato il paese, si diramano cinque valli laterali:


Il gruppo del Monte Rosa poco prima di Alagna
la Val d'Otro, con i caratteristici villaggi walser perfettamente conservati e la massiccia mole rocciosa del Corno Bianco[14];
la Valle d'Olen, percorsa dall'antica mulattiera che, attraverso il col d'Olen, conduce a Gressoney-La-Trinité[10];
la Valle di Bors, con i ricchi alpeggi appartenuti nel Medioevo ai conti di Biandrate[15];
la Valsesia, con le sue alte cime e i suoi spettacolari ghiacciai, ma anche con il frequentato percorso che, attraverso il passo del Turlo, la mette in comunicazione con Macugnaga e con la Valle Anzasca[16];
la Valle di Mud, percorsa dalla mulattiera che conduce a Rima in Val Sermenza, con il caratteristico profilo del monte Tagliaferro[17].
Idrografia
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Il comune è attraversato dal fiume Sesia (che forma spettacolari cascate, raggiungibili con un sentiero), dai torrenti Olen e Bors, il cui bacino trae origine dai ghiacciai del Monte Rosa, e dai torrenti Mud e Otro che originano dal monte Tagliaferro e dal Corno Bianco rispettivamente[18][19].

Origini del nome
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Una prima proposta etimologica venne nel 1902 da Pietro Gribaudo: trattando l'influenza delle lingue germaniche sulla toponomastica italiana, lo studioso suggerì la derivazione dal nome Alamannia (paese degli Alamanni)[20].

Nel 1961 il linguista Dante Olivieri ne sostenne invece l'origine latina, nello specifico dal nome personale relativo all'etnonimo degli Alani: Alagna sarebbe nata come colonia abitata da tale popolazione, posta dall'impero lungo la via delle Alpi a scopo difensivo[21][22].

Nel 1983 Erminio Ragozza, parroco di Alagna ed esperto di storia e cultura locale, opinò per la deformazione di Olen, sostenendo la corrispondenza Pe d'Olen-Pedelegno-Pe d'Alagna[23].

Nel 2012 lo studioso Gianni Molino vide nella stirpe germanica della popolazione locale l'origine del toponimo: dal tedesco Land, in italiano terra o paese. Nella fattispecie, alla base sarebbe la trascrizione catastale effettuata riproducendo approssimativamente il suono del toponimo walser, perdendo tuttavia la corrispondenza semantica[24].

Studi più recenti ritengono che derivi dal termine olen, anche se le origini di tale termine appaiono dubbie, in quanto in tedesco moderno significa oliare, lubrificare.[senza fonte]

La grafia attuale compare per la prima volta in un documento del 1196 relativo ai possedimenti dell'Abbazia dei Santi Nazario e Celso[23], seguito da un atto di convenzione stipulato nel 1270 tra il Visconte d'Aosta Ibleto di Challant e i valsesiani[25]. I documenti medievali riportano inoltre le grafie Alagnia nel 1233 e Alania nel 1475[21].

Storia
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Comuni Walser, tra cui Alagna Valsesia
Il territorio di Alagna Valsesia, anticamente utilizzato come alpeggio, venne colonizzato alla fine del XIII secolo dai Walser, popolazione germanica originaria dell'alto Vallese svizzero. Nel corso di diverse migrazioni, i nuovi venuti vi costruirono le proprie case stabilendovi abitati permanenti[26]. Erano dediti alla pastorizia e all'agricoltura e con la loro cultura, tradizioni e i caratteristici edifici rurali lasciarono un segno profondo in molte zone dell'alta Valsesia[27]. Il walser è una lingua germanica affine all'alemanno, idioma a sua volta imparentato con l'alto tedesco diffuso in Svizzera: il titzschu di Alagna e Rimella è una delle tre varianti ancora esistenti in Italia[28].

Il paese era una colonia secondaria, fondata da Walser provenienti dalla vicina Macugnaga e documentata per la prima volta nel 1302[29].

Secondo la tradizione, Alagna — o Lagna — sarebbe stata fondata da un certo Enrico Staufacher, che diede inizio alla costruzione delle prime abitazioni permanenti[30].

In quel tempo l'ultimo centro abitato della valle era Pietre Gemelle, situato dove oggi sorge Riva Valdobbia[29]. Inizialmente Alagna si aggregò alla comunità di Pietre Gemelle, a sua volte costituitasi in parrocchia indipendente nel 1326. Nel 1475 Alagna se ne separò, costituendosi in parrocchia autonoma, ad eccezione del territorio della Val d'Otro che rimase parte della parrocchia di Riva, passando a quella di Alagna solo alcuni decenni più tardi[15].

Come tutta la Valsesia, dal 1324 al 1707 fu parte della Lombardia, prima sotto i Visconti poi con gli Sforza, nel Ducato di Milano[31][32]. Il periodo sforzesco è contrassegnato da una notevole espansione dei commerci: a Riva Valdobbia, con decreto firmato proprio dal Duca di Milano Francesco Sforza, il 12 luglio 1451, si rafforza l'importanza di una fiera, già attiva molti anni prima e conosciuta come Fiera di Pietre Gemelle[33].

La comunità Walser rimase relativamente isolata fin verso la metà del Cinquecento, ma non mancarono contatti con la popolazione valsesiana. Verso la fine del Cinquecento una famiglia di Varallo, gli Scarognini, iniziarono lo sfruttamento delle miniere d'oro nei dintorni di Alagna, attività che coinvolse anche la popolazione locale[34]. L'attività estrattiva comprese anche argento e rame determinando una consistente immigrazione di lavoratori dalla Valsesia, dal biellese e da altre aree del Piemonte[35][36].

Durante la seconda guerra mondiale il territorio di Alagna Valsesia venne incluso all'interno della Repubblica partigiana della Valsesia[37]. Il 14 luglio 1944 i nazisti fucilarono presso il cimitero locale otto carabinieri e sette partigiani[38].

Simboli
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Lo stemma, il gonfalone e la bandiera sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 1º dicembre 2021.[39]

«Troncato semipartito: nel PRIMO, d'azzurro, al versante sud del Monte Rosa al naturale; nel SECONDO, di rosso, all'aquila d'argento dal volo spiegato, artigliata su due monti al naturale uscenti dai fianchi ed accompagnata in capo dalla scritta "EXCELSIOR" in caratteri lapidari d'azzurro, cuciti di nero; nel TERZO, d'azzurro, alla chiesa posta di tre quarti nascente dalla punta, sinistrata da due campanili a cuspide, quello esterno più basso, aperti del campo ciascuno di una bifora, sullo sfondo di una catena di monti, il tutto al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.»
Lo stemma attuale affianca i simboli di Alagna e Riva Valdobbia, sormontati dal profilo del versante valsesiano del Monte Rosa[40], e sostituisce quello precedente concesso ad Alagna, assieme al gonfalone municipale, con D.P.R. del 7 ottobre 1963.[41]


Stemma in uso fino al 2021
«Di rosso, all'aquila d'argento dal volo spiegato, artigliata su due monti al naturale, uscenti dai fianchi dello scudo, ed accompagnata in capo dalla scritta Excelsior in caratteri lapidari d'azzurro, cuciti di nero.»
Il gonfalone è costituito da un drappo di azzurro. La bandiera è un drappo di azzurro.[39]

Monumenti e luoghi d'interesse
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L'oratorio di Riale Inferiore
La chiesa di San Giovanni Battista venne edificata nel 1511 ed eretta a parrocchiale nel 1564. All'esterno si osservano alcune pitture dei fratelli Avondo e un bel portale d'entrata in stile gotico. L'interno, alquanto basso, è a tre navate sostenute da sei grosse colonne di granito nero del luogo. A destra si può osservare un elegante pulpito in pietra ollare e di disegno antico. A destra, l'altare laterale, un notevole lavoro di scultura lignea della fine del XVII secolo, mostra una Madonna col Bambino, San Rocco e San Sebastiano, pregevoli statue attribuite a Giovanni d'Enrico[42].
In frazione Pedelegno è da segnalare un edificio storico detto "Il Castello", appartenuto, secondo una tradizione rivelatasi infondata, alla famiglia Scarognini di Varallo. Il castello o domus lapidea di Alagna, forse costruito agli inizi del XV secolo per volere del feudatario Francesco Barbavara, conte di Pietre Gemelle, appartenne a un certo Pietro de Manno fino al 1489, quindi ad Antonio del fu Giovanni Salini e in seguito alla famiglia Chiarini, che lo possedeva fin dal 1541, alla quale sono forse da attribuire gli stemmi scolpiti sulla casa, uno dei quali reca il motto: "Omne Solum Forti Patria Est Quia Patria"[43].
In frazione Ca' Giacomolo si trova la Casa d'Henricis che diede i natali a tre artisti, Antonio, Giovanni e Melchiorre d'Enrico. Antonio, detto Tanzio da Varallo, fu uno dei massimi esponenti della pittura seicentesca nell'Italia settentrionale[44]. Nella medesima frazione si trova anche la casa in cui, nel 1801, nacque il parroco e celebre alpinista Giovanni Gnifetti[45].
Lo storico albergo Monte Rosa, il primo di Alagna, iniziato a costruire da Giuseppe Guglielmina nel 1850; si trova di fronte alla chiesa di San Giovanni, ricevette l'attuale denominazione nel 1859[46].
Il centro di visita, con annesso giardino botanico d'alta quota, del Parco naturale Alta Valsesia, presso l'alpe Fum Bitz (1603 m)[47].
All'interno del territorio comunale è sita la famosa capanna Regina Margherita che, con i suoi 4554 m, è il rifugio più alto d'Europa[48].
Il parco naturale dell'Alta Val Sesia e dell'Alta Val Strona
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Lo stesso argomento in dettaglio: Parco naturale dell'Alta Val Sesia e dell'Alta Val Strona.

Centro di Alagna Valsesia

Chiesa parrocchiale di San Giovanni
Il territorio comunale, dal fondovalle fino alla Punta Gnifetti (4.559 m), fa parte del Parco naturale dell'Alta Val Sesia e dell'Alta Val Strona, facendone una delle aree protette italiane che raggiungono maggiori altitudini[6].

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Caldaia d'Otro

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Caldaia d'Otro

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