2017-07-24 La Via degli Dei
vicino a Bologna, Emilia-Romagna (Italia)
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Foto del percorso



Descrizione dell'itinerario
La Via degli Dei è il percorso escursionistico che valica l'Appennino unendo Piazza Maggiore a Bologna a Piazza della Signoria a Firenze. Da Fiesole a Felsina, l’attuale Bologna, gli Etruschi lo percorsero per sviluppare i loro traffici e favorire il loro dominio sulla Pianura Padana per almeno quattro secoli (VII-IV sec. A. C.). Successivamente i Romani, avendo fondato nel 187 a.C. la colonia di Bononia, sentirono la necessità di garantire un collegamento con Arezzo e Roma passando dagli Appennini e costruirono, sul tracciato etrusco, una vera e propria strada con il nome di Flaminia Militare, le cui vestigia accompagnano il viandante per lunghi tratti del percorso.
Il cammino si snoda attraverso ambienti naturali unici in tutta Europa, come la riserva del Contrafforte Pliocenico, le architetture di sabbia e argilla di milioni di anni fa, ricche di fossili, ma anche i boschi appenninici di castagno e di faggio. Un insieme di sentieri, strade, mulattiere lungo circa 130 km (noi ne abbiamo percorsi 137) che collegano Bologna con Firenze valicando l’Appennino Tosco-Emiliano, a tratti fiancheggiando i resti della Flaminia Militare, a tratti collegando tra loro siti interessanti, pievi, abbazie.
Camminare per così tanti chilometri non è facile per niente, ma molti lo possono fare. Non serve un allenamento specifico, ma si deve essere sicuri di avere una buona forma fisica e un po’ di spirito sportivo.
I sentieri sono tutti facili e i tratti veramente ripidi sono pochi, ma il problema sono le lunghe distanze, infatti bisogna camminare almeno dai 20 ai 28 km al giorno con l’ultima tappa fino a Firenze (Piazza della Signoria) che raggiunge i 38 km.
Noi abbiamo scelto di farla in cinque giorni con le seguenti tappe: Bologna – Badolo; Badolo - Madonna dei Fornelli; Madonna dei Fornelli – Monte di Fo’; Monte di Fo’ – San Piero a Sieve; San Piero a Sieve – Firenze. Due sono le regioni attraversate, due le province – quella di Bologna e quella di Firenze e quattordici i comuni.
A Fiesole, su consiglio di molti, abbiamo scelto di scendere a Firenze tramite una stradina a senso unico chiamata Via Vecchia Fiesolana, la quale offre uno scorcio su Firenze davvero notevole. In Via Giovanni Boccaccio la strada, in un tratto, è stretta per cui occorre rispettare il semaforo che ne regola il traffico a senso alternato.
Qui mi limito ad una breve nota sulla percorrenza delle tappe, per tutto il resto rimando agli innumerevoli siti internet sulla Via degli Dei.
Tappa 1: Bologna-Badolo. (24,8 km-ascesa tot.726 m) Fino al Colle di San Luca si svolge quasi interamente sotto i portici, proseguendo dopo un breve tratto di asfalto, si scende per sentiero fino a Casalecchio al Parco della Chiusa. Qui il sentiero presenta bassi dislivelli, seguendo la sponda destra orografica del fiume Reno, fino in via Ganzole (SP37) da dove si inizia a salire fino a La Commenda per scendere poi fino al B&B Nova Arbora. (Dove noi abbiamo pernottato) Lungo questa tratta non vi è approvvigionamento di acqua.
Tappa 2: Badolo-Madonna dei Fornelli. (28,5 km-ascesa tot.1285 m) Questa tappa si presenta fino a Brento, prevalentemente in salita su sentiero, con brevi tratti su strada bianca dove, salendo sul Monte del Frate e sul Monte Adone, vi sono ripidi gradoni. Lungo questa tratta non vi è approvvigionamento di acqua. Dopo Brento l’itinerario si presenta prevalentemente su strada asfaltata comunale fino a Monterumici e in seguito sulla SP59 fino a Monzuno. Essendo quest’ultima una via trafficata con qualche curva pericolosa, si può prendere un bus e quindi evitare 6 km di pericolo. Noi abbiamo proseguito a piedi tenendo la sinistra e cercando di stare il più vicino possibile al bordo. Da Monzuno, superata la prima parte in salita, si prosegue prevalentemente su strada bianca percorrendo il crinale tra la valli del Fiume Sambro e del Savena. Lungo questa tratta vi è approvvigionamento di acqua a Brento, Monzuno e in Localita Le Croci.
Tappa 3: Madonna dei Fornelli-Monte di Fò. (19,3 km-ascesa tot.729 m) L’itinerario è quasi tutto boschivo con salite di media difficoltà e alcuni tratti in salita e discesa con strade bianche. A Pian di Balestra vi è un tratto di strada asfaltata. Ad Ovest del Monte Bastione si sconfina in Toscana. Attenzione al Passo della Futa se si pernotta a Monte di Fò si allunga il percorso di 4 km con ascesa di 140 m. Approvvigionamento acqua solo facendo una deviazione a Pian di Balestra oppure al Passo della Futa.
Tappa 4: Monte di Fò-San Piero a Sieve. (26,0 km-ascesa tot.673 m) Il percorso si svolge fino a Sant’Agata tutto su sentiero e poi prosegue, al sole, su strada bianca per un tratto di 1,7 km, e strada asfaltata per un tratto di 4,7 km. Se si vuole visitare Sant’Agata il percorso si allunga di circa 2,5 km. Per chi volesse salire sul Monte Gazzaro, tenga conto che il sentiero che scende a Sud è molto ripido e con diverse roccette che lo rendono scivoloso in caso di pioggia. In ogni caso si può percorrere la variante bassa. Approvvigionamento acqua solo facendo una deviazione a Sant’Agata oppure chiedendo in qualche casa sulla strada.
Tappa 5: San Piero a Sieve-Firenze. (38,4 km-ascesa tot. 1203 m) Fino a Tagliaferro su strada bianca. Poi si sale per sentiero con tratti di strada bianca fino al Monte Senario. Da quest’ultimo fino a Vetta le Croci il percorso è prevalentemente su sentiero a parte un piccolo tratto di strada asfaltata. In questo tratto si può già vedere Fiesole e Firenze in lontananza. Da Vetta le Croci fino a Via San Clemente l’itinerario è su sentiero per diventare strada asfaltata fino a Fiesole e successivamente a Firenze.
Il cammino si snoda attraverso ambienti naturali unici in tutta Europa, come la riserva del Contrafforte Pliocenico, le architetture di sabbia e argilla di milioni di anni fa, ricche di fossili, ma anche i boschi appenninici di castagno e di faggio. Un insieme di sentieri, strade, mulattiere lungo circa 130 km (noi ne abbiamo percorsi 137) che collegano Bologna con Firenze valicando l’Appennino Tosco-Emiliano, a tratti fiancheggiando i resti della Flaminia Militare, a tratti collegando tra loro siti interessanti, pievi, abbazie.
Camminare per così tanti chilometri non è facile per niente, ma molti lo possono fare. Non serve un allenamento specifico, ma si deve essere sicuri di avere una buona forma fisica e un po’ di spirito sportivo.
I sentieri sono tutti facili e i tratti veramente ripidi sono pochi, ma il problema sono le lunghe distanze, infatti bisogna camminare almeno dai 20 ai 28 km al giorno con l’ultima tappa fino a Firenze (Piazza della Signoria) che raggiunge i 38 km.
Noi abbiamo scelto di farla in cinque giorni con le seguenti tappe: Bologna – Badolo; Badolo - Madonna dei Fornelli; Madonna dei Fornelli – Monte di Fo’; Monte di Fo’ – San Piero a Sieve; San Piero a Sieve – Firenze. Due sono le regioni attraversate, due le province – quella di Bologna e quella di Firenze e quattordici i comuni.
A Fiesole, su consiglio di molti, abbiamo scelto di scendere a Firenze tramite una stradina a senso unico chiamata Via Vecchia Fiesolana, la quale offre uno scorcio su Firenze davvero notevole. In Via Giovanni Boccaccio la strada, in un tratto, è stretta per cui occorre rispettare il semaforo che ne regola il traffico a senso alternato.
Qui mi limito ad una breve nota sulla percorrenza delle tappe, per tutto il resto rimando agli innumerevoli siti internet sulla Via degli Dei.
Tappa 1: Bologna-Badolo. (24,8 km-ascesa tot.726 m) Fino al Colle di San Luca si svolge quasi interamente sotto i portici, proseguendo dopo un breve tratto di asfalto, si scende per sentiero fino a Casalecchio al Parco della Chiusa. Qui il sentiero presenta bassi dislivelli, seguendo la sponda destra orografica del fiume Reno, fino in via Ganzole (SP37) da dove si inizia a salire fino a La Commenda per scendere poi fino al B&B Nova Arbora. (Dove noi abbiamo pernottato) Lungo questa tratta non vi è approvvigionamento di acqua.
Tappa 2: Badolo-Madonna dei Fornelli. (28,5 km-ascesa tot.1285 m) Questa tappa si presenta fino a Brento, prevalentemente in salita su sentiero, con brevi tratti su strada bianca dove, salendo sul Monte del Frate e sul Monte Adone, vi sono ripidi gradoni. Lungo questa tratta non vi è approvvigionamento di acqua. Dopo Brento l’itinerario si presenta prevalentemente su strada asfaltata comunale fino a Monterumici e in seguito sulla SP59 fino a Monzuno. Essendo quest’ultima una via trafficata con qualche curva pericolosa, si può prendere un bus e quindi evitare 6 km di pericolo. Noi abbiamo proseguito a piedi tenendo la sinistra e cercando di stare il più vicino possibile al bordo. Da Monzuno, superata la prima parte in salita, si prosegue prevalentemente su strada bianca percorrendo il crinale tra la valli del Fiume Sambro e del Savena. Lungo questa tratta vi è approvvigionamento di acqua a Brento, Monzuno e in Localita Le Croci.
Tappa 3: Madonna dei Fornelli-Monte di Fò. (19,3 km-ascesa tot.729 m) L’itinerario è quasi tutto boschivo con salite di media difficoltà e alcuni tratti in salita e discesa con strade bianche. A Pian di Balestra vi è un tratto di strada asfaltata. Ad Ovest del Monte Bastione si sconfina in Toscana. Attenzione al Passo della Futa se si pernotta a Monte di Fò si allunga il percorso di 4 km con ascesa di 140 m. Approvvigionamento acqua solo facendo una deviazione a Pian di Balestra oppure al Passo della Futa.
Tappa 4: Monte di Fò-San Piero a Sieve. (26,0 km-ascesa tot.673 m) Il percorso si svolge fino a Sant’Agata tutto su sentiero e poi prosegue, al sole, su strada bianca per un tratto di 1,7 km, e strada asfaltata per un tratto di 4,7 km. Se si vuole visitare Sant’Agata il percorso si allunga di circa 2,5 km. Per chi volesse salire sul Monte Gazzaro, tenga conto che il sentiero che scende a Sud è molto ripido e con diverse roccette che lo rendono scivoloso in caso di pioggia. In ogni caso si può percorrere la variante bassa. Approvvigionamento acqua solo facendo una deviazione a Sant’Agata oppure chiedendo in qualche casa sulla strada.
Tappa 5: San Piero a Sieve-Firenze. (38,4 km-ascesa tot. 1203 m) Fino a Tagliaferro su strada bianca. Poi si sale per sentiero con tratti di strada bianca fino al Monte Senario. Da quest’ultimo fino a Vetta le Croci il percorso è prevalentemente su sentiero a parte un piccolo tratto di strada asfaltata. In questo tratto si può già vedere Fiesole e Firenze in lontananza. Da Vetta le Croci fino a Via San Clemente l’itinerario è su sentiero per diventare strada asfaltata fino a Fiesole e successivamente a Firenze.
Waypoint
Aria Fina


B&B Nova Arbora
B&B Nova Arbora (35) Guesthouse Via Di Badolo 35 40037, Sasso Marconi, Bologna, ITA
Badolo
Brento
Brento
Campo di Calcio
Canneto 1°
Canneto 2°
Canneto 3°
Capannone
Casa Sodera
Casalecchio Di Reno
Case Corte
Cattedrale Di San Pietro
Centro Tutela Fauna
Cimitero Di S.Martino
Colle Guadagni
Confine Emilia-Romagna-Toscana
Croce Di Melago
Fermata Autobus per Monzuno
Fortezza Medicea Di San Martino
Fortezza Medicea Di San Martino Scarperia E San Piero, Firenze, ITA
Gabbiano
Il Cerro
Il Poggiolino
Il Poggiolino 1058m
Il Trebbio
L'Alberaccio
L'Apparita
La Commenda
La Fornace
Monte Alto
Monte Alto
Monte Bastione
Monte dei Cucchi
Monte del Frate
Monte del Frate
Monte Di Fo'
Monte Fanna
Monte Gazzaro
Monte Gazzaro 1125m
Monte Luario
Monte Poggio Santa Croce
Commenti (13)
Puoi aggiungere un commento o una recensione a questo percorso
Lo farò in giunio dei consigli per ospitarti???
👍🏼
Ciao
molto bella la tua recensione!!
Anche io volevo chiederti se hai dei contatti validi per le ospitalità.
Ti ringrazio
Andrea
Ciao, scusa il ritardo ma ero all'estero. Io mi sono appoggiato a:
APPENNINO SLOW S.c.a.r.l.
www.appenninoslow.it - amministrazione@appenninoslow.it
Mi sono trovato molto bene, tutto organizzato al meglio..
Ma figurati. Grazie dell'informazione
Quindi contatto loro? Privatamente ci si riesce a muovere?
Buona giornata e buone avventure!
Andrea
volendo si può fare privatamente ma dovete prenotare per dormire...a meno che non vogliate dormire in tenda
Ho seguito questo percorso Mostra di più
Informazioni
Facile da seguire
Paesaggio
Medio
Ho seguito la tua traccia. In diversi punti è stata davvero utile. Grazie mille.
Ciao innanzitutto complimenti.
Volevo chiederti se questo percorso è fattibile con un ebike?
Ciao Alberto
secondo il mio modesto parere è fattibile magari facendolo in tre tappe con alcuni "aggiramenti" dei sentieri su asfalto.
Importante sarebbe capire quali ,comunque ti ringrazio infinitamente
Ciao alberto
Grazie! La faremo in ebike
Ho seguito questo percorso verificato Mostra di più
Informazioni
Facile da seguire
Paesaggio
Medio
Viaggio a 4 tappe meraviglioso, seguire la traccia è stato di aiuto soprattutto quando si è stanchi.
Bellissimo! Sono venuto a vedere la tua recensione perchè questo percorso lo farà mio fratello il mese prossimo, ma mi ha fatto venire voglia anche a me...
fatta una 3 gg. fino a Madonna dei Fornelli giusto da mercoledi 11 scorso: sulla prima tappa fino S. Luca niente segnavia ,ma nessun problema . Dopo S. Petronio si fanno portici fino Basilica. Dopo segnaletica strisce bianco-rosso e cartelli v.d.
Nel tratto che costeggia fiume Reno GROSSO PROBLEMA CON FANGO, CHE INVADE SENTIERO X INTERO. NUMEROSE TRACCE IN PROSSIMITA' RIVELANO PROBLEMA COSTANTE.
Superata zona critica di un paio km. ,che naturalmente rallenta marcia, eravamo pieni fango fino ginocchi, e oltre x caduta data facilità di scivolare.
In seguito problema inesistente , in zone fangose presente tratto ai lati compresso e percorribile