07.TMB Tappa 5
vicino a Champex, Canton du Valais (Switzerland)
Visualizzato 33 volte, scaricato 3 volte
Descrizione dell'itinerario
Mar 20 lug. - TAPPA 5 – Pension en Plein Air - La Grande Ourse – TRIENT
E' la giornata di cammino più lontana dal gruppo del Monte Bianco, dove il tour vira a sud invertendo il senso di marcia verso il territorio francese. Si cammina in un ambiente di media montagna con prevalenza di foreste di conifere, alternate ad aree a pascolo in cui soggiornano le vacche di montagna per eccellenza, appartenenti alla varietà d'Hérens. In questo tratto, dall'alpeggio di Bovine, si aprono insolite vedute su Martigny e la valle del Rodano. Al Col de la Forclaz, dove troviamo un albergo e dei bunker ristrutturati e liberamente visitabili, entriamo nella valle di Trient, dove scendiamo all'omonimo paese percorrendo un tratto della storica via.
Champex-Lac 1466 m - Pian de l'Au 1330 m 4.5 km - 1h 10'
Proseguiamo sulla strada in leggera salita superando il campeggio e la deviazione per Arpette, quindi un parcheggio al Col de Champex (1497 m). Dopo un breve tratto di sentiero, ci si riporta sulla strada che seguiamo sino al cartello di località, dove giriamo sulla pista a sinistra e poi subito sul sentiero a destra, in discesa fino a Champex-d'en Haut. Seguiamo la stradina lungo il torrente d'Arpette, superando anche Champex-d'en Bas, fino all'incrocio quota 1338 metri. Si gira sulla pista a sinistra e poi subito a destra, sulla stradella nel bosco che percorriamo sino ad una curva: si abbandona per il sentiero diritto che scavalca un piccolo crinale e raggiunge un'altra stradina a Pian de l'Au (1h 10').
Pian de l'Au 1330 m - Bovine 1987 m 4.7 km - 2h 20'
Proseguiamo sulla pista a sinistra passando vicino alla casa con ristoro, inoltrandoci lungo il fianco della valle del torrente Jure, poi su largo sentiero all'interno della foresta di abete. Superato un primo torrente, si rimonta un costone al centro della valle e si attraversano altri rami torrentizi portandosi sulla sponda sinistra idrografica. Si sale prima in diagonale, poi con qualche svolta nel bosco via via più rado e successivamente verso destra tra i prati con bella veduta su Le Catogne, elevazione della cresta spartiacque tra la valle di Champex e la Val Ferret. Trascurato il sentiero in discesa a Le Borgeau, si aggira il crinale sormontando l'abitato di Martigny per raggiungere l'alpeggio di Bovine dove in alta stagione vi è possibilità di ristorazione (3h 30').
IL COL DE LA FORCLAZ
Percorso fin dai tempi più antichi, il Col de La Forclaz era ed è considerato un collegamento importante tra la regione svizzera del Vallese e la valle di Chamonix in Francia. Alla fine del XVIII sec. numerosi furono i viaggiatori europei che lo attraversarono e che ne scrissero; ricordiamo De Saussure, letterato I svizzero considerato il fondatore della linguistica moderna, il quale ne descrisse la via di accesso tramite "una ripida parete" e Goethe, drammaturgo tedesco autore del "Faust", a cui dobbiamo la descrizione della discesa dal valico. Grazie alla presenza di questa "forcella" è stato possibile dar vita all'antica "Route de la Forclaz"; si trattava di una storica via di comunicazione il cui progetto prese il via nel 1825 e divenne, prima, carrozzabile nel 1875 e aperta al traffico automobilistico nel 1912. Trovandosi in prossimità della I frontiera il Col de la Forclaz ebbe un ruolo fondamentale sia nella Seconda Guerra Mondiale (1939-1945) che durante la Guerra Fredda (1946-1989). I Qui furono costruiti tre bunker, uno interrato e due sotto forma di edifici differenti (un fienile e uno chalet in stile svizzero), e sul colle fu steso del filo spinato e creato un campo minato, per proteggere il versante francese dall'avanzata tedesca proveniente da nord. L'operazione "Tannenbaum" del
1940 prevedeva, infatti, che le truppe naziste attraversassero il territorio elvetico e, tramite La Forclaz, arrivassero ad invadere la francese Valle del Rodano. Questi avamposti svizzeri furono abbandonati dall'esercito solo nella seconda metà degli anni '90, quando anche il pericolo della Guerra Fredda fu definitivamente scongiurato.
Bovine 1987 m - Col de la Forclaz 1526 m 4.8 km - 1h 10'
Si procede a mezzacosta fino a scavalcare il crinale all'altezza di Porte à l'O (2049 m) e su larga cengia, ora in discesa nel bosco di larice e radi pini cembri, si esce tra i prati dell'alpeggio di La Giète (1884 m). Si rientra nella foresta in costante discesa contornando il fianco vallivo, si trascura un sentiero a destra per La Caffe, si transita vicino a una fonte e, sempre a mezzacosta, si arriva al Col de la Forclaz (4h 40').
Col de la Forclaz 1526 m - Trient 1281 m 2.2 km - 0h 30'
Giriamo a sinistra sulla Bisse du Trient, antico canale irriguo fiancheggiato I da un largo sentiero orizzontale che percorriamo per circa 600 metri, fino ad un bivio con segnavia. Si gira a destra scendendo con qualche svolta a scavalcare la strada cantonale su un'impalcatura di tubi. Sull'altro lato prosegue un tratto della vecchia strada tra il Col de la Forclaz e Trient, divenuta ormai una pista che descrive un paio di larghissime svolte che si possono in parte accorciare con un ripido sentiero nel bosco. Ripresa la carrozzabile, percorriamo pochi metri in vista del paese, poi giriamo a sinistra sulla stradina che scende la collina su cui è posta una chiesa e raggiunge Trient (5h 10').
La Grande Ourse (Gestore: Ardita MASNADA)
Betty 30 1929 TRIENT (Svizzera)
Tel. (fuori stagione): +41795915091 Tel. (stagione): +41795915091
IL VILLAGGIO DI TRIENT
Trient è il comune più grande del distretto di Martigny e comprende 22 frazioni, tra cui La Forclaz, Les Jours e Tete-Noire. Deve il proprio nome, di origine celtica, al torrente e al ghiacciaio sovrastante e la propria importanza alla posizione in cui si è sviluppato: da qui passa, infatti, la strada che da Martigny porta a Chamonix. Il tratto Col de La Forclaz-Trient fu realizzato tra il 1825 e il 1887, grazie ad ingenti somme di denaro in un primo momento molto difficili da recuperare. Un terzo del costo fu sostenuto dalla regione del Vallese, mentre la restante parte da tutti i comuni del distretto. Per ottenere questo grande importo, venne istituita la "Loi de Caisse des Guides" (letteralmente "Legge della Cassa delle Guide"), grazie alla quale fu possibile fornire un servizio di trasporto a pagamento per percorrere questo tratto di strada. Le cosiddette "guide" trasportavano i viandanti, ma avevano l'obbligo di controllare periodicamente le carrozze e i cavalli e dovevano pagare una tassa ogni qualvolta avessero percorso questa via.
E' la giornata di cammino più lontana dal gruppo del Monte Bianco, dove il tour vira a sud invertendo il senso di marcia verso il territorio francese. Si cammina in un ambiente di media montagna con prevalenza di foreste di conifere, alternate ad aree a pascolo in cui soggiornano le vacche di montagna per eccellenza, appartenenti alla varietà d'Hérens. In questo tratto, dall'alpeggio di Bovine, si aprono insolite vedute su Martigny e la valle del Rodano. Al Col de la Forclaz, dove troviamo un albergo e dei bunker ristrutturati e liberamente visitabili, entriamo nella valle di Trient, dove scendiamo all'omonimo paese percorrendo un tratto della storica via.
Champex-Lac 1466 m - Pian de l'Au 1330 m 4.5 km - 1h 10'
Proseguiamo sulla strada in leggera salita superando il campeggio e la deviazione per Arpette, quindi un parcheggio al Col de Champex (1497 m). Dopo un breve tratto di sentiero, ci si riporta sulla strada che seguiamo sino al cartello di località, dove giriamo sulla pista a sinistra e poi subito sul sentiero a destra, in discesa fino a Champex-d'en Haut. Seguiamo la stradina lungo il torrente d'Arpette, superando anche Champex-d'en Bas, fino all'incrocio quota 1338 metri. Si gira sulla pista a sinistra e poi subito a destra, sulla stradella nel bosco che percorriamo sino ad una curva: si abbandona per il sentiero diritto che scavalca un piccolo crinale e raggiunge un'altra stradina a Pian de l'Au (1h 10').
Pian de l'Au 1330 m - Bovine 1987 m 4.7 km - 2h 20'
Proseguiamo sulla pista a sinistra passando vicino alla casa con ristoro, inoltrandoci lungo il fianco della valle del torrente Jure, poi su largo sentiero all'interno della foresta di abete. Superato un primo torrente, si rimonta un costone al centro della valle e si attraversano altri rami torrentizi portandosi sulla sponda sinistra idrografica. Si sale prima in diagonale, poi con qualche svolta nel bosco via via più rado e successivamente verso destra tra i prati con bella veduta su Le Catogne, elevazione della cresta spartiacque tra la valle di Champex e la Val Ferret. Trascurato il sentiero in discesa a Le Borgeau, si aggira il crinale sormontando l'abitato di Martigny per raggiungere l'alpeggio di Bovine dove in alta stagione vi è possibilità di ristorazione (3h 30').
IL COL DE LA FORCLAZ
Percorso fin dai tempi più antichi, il Col de La Forclaz era ed è considerato un collegamento importante tra la regione svizzera del Vallese e la valle di Chamonix in Francia. Alla fine del XVIII sec. numerosi furono i viaggiatori europei che lo attraversarono e che ne scrissero; ricordiamo De Saussure, letterato I svizzero considerato il fondatore della linguistica moderna, il quale ne descrisse la via di accesso tramite "una ripida parete" e Goethe, drammaturgo tedesco autore del "Faust", a cui dobbiamo la descrizione della discesa dal valico. Grazie alla presenza di questa "forcella" è stato possibile dar vita all'antica "Route de la Forclaz"; si trattava di una storica via di comunicazione il cui progetto prese il via nel 1825 e divenne, prima, carrozzabile nel 1875 e aperta al traffico automobilistico nel 1912. Trovandosi in prossimità della I frontiera il Col de la Forclaz ebbe un ruolo fondamentale sia nella Seconda Guerra Mondiale (1939-1945) che durante la Guerra Fredda (1946-1989). I Qui furono costruiti tre bunker, uno interrato e due sotto forma di edifici differenti (un fienile e uno chalet in stile svizzero), e sul colle fu steso del filo spinato e creato un campo minato, per proteggere il versante francese dall'avanzata tedesca proveniente da nord. L'operazione "Tannenbaum" del
1940 prevedeva, infatti, che le truppe naziste attraversassero il territorio elvetico e, tramite La Forclaz, arrivassero ad invadere la francese Valle del Rodano. Questi avamposti svizzeri furono abbandonati dall'esercito solo nella seconda metà degli anni '90, quando anche il pericolo della Guerra Fredda fu definitivamente scongiurato.
Bovine 1987 m - Col de la Forclaz 1526 m 4.8 km - 1h 10'
Si procede a mezzacosta fino a scavalcare il crinale all'altezza di Porte à l'O (2049 m) e su larga cengia, ora in discesa nel bosco di larice e radi pini cembri, si esce tra i prati dell'alpeggio di La Giète (1884 m). Si rientra nella foresta in costante discesa contornando il fianco vallivo, si trascura un sentiero a destra per La Caffe, si transita vicino a una fonte e, sempre a mezzacosta, si arriva al Col de la Forclaz (4h 40').
Col de la Forclaz 1526 m - Trient 1281 m 2.2 km - 0h 30'
Giriamo a sinistra sulla Bisse du Trient, antico canale irriguo fiancheggiato I da un largo sentiero orizzontale che percorriamo per circa 600 metri, fino ad un bivio con segnavia. Si gira a destra scendendo con qualche svolta a scavalcare la strada cantonale su un'impalcatura di tubi. Sull'altro lato prosegue un tratto della vecchia strada tra il Col de la Forclaz e Trient, divenuta ormai una pista che descrive un paio di larghissime svolte che si possono in parte accorciare con un ripido sentiero nel bosco. Ripresa la carrozzabile, percorriamo pochi metri in vista del paese, poi giriamo a sinistra sulla stradina che scende la collina su cui è posta una chiesa e raggiunge Trient (5h 10').
La Grande Ourse (Gestore: Ardita MASNADA)
Betty 30 1929 TRIENT (Svizzera)
Tel. (fuori stagione): +41795915091 Tel. (stagione): +41795915091
IL VILLAGGIO DI TRIENT
Trient è il comune più grande del distretto di Martigny e comprende 22 frazioni, tra cui La Forclaz, Les Jours e Tete-Noire. Deve il proprio nome, di origine celtica, al torrente e al ghiacciaio sovrastante e la propria importanza alla posizione in cui si è sviluppato: da qui passa, infatti, la strada che da Martigny porta a Chamonix. Il tratto Col de La Forclaz-Trient fu realizzato tra il 1825 e il 1887, grazie ad ingenti somme di denaro in un primo momento molto difficili da recuperare. Un terzo del costo fu sostenuto dalla regione del Vallese, mentre la restante parte da tutti i comuni del distretto. Per ottenere questo grande importo, venne istituita la "Loi de Caisse des Guides" (letteralmente "Legge della Cassa delle Guide"), grazie alla quale fu possibile fornire un servizio di trasporto a pagamento per percorrere questo tratto di strada. Le cosiddette "guide" trasportavano i viandanti, ma avevano l'obbligo di controllare periodicamente le carrozze e i cavalli e dovevano pagare una tassa ogni qualvolta avessero percorso questa via.
Waypoint
069 Chiesa di S. Pantaleone 1224
070 Villair Desot 1281
071 Ponte Raffort 1393
Raffort
073 Rifugio Bertone1980
Rifugio Bertone (Nuovo) 1980m Alpine_Hut
075 Monte de la Saxe 2260
076 Testa Bernarda 2533
Testa Bernarda 2533m
077 Tête de la Tronche 2584
Tête de la Tronche 2584m
079 Tza de Secheron 2258
080 Pas Entre Deux Sauts 2521
PAS-ENTRE-DEUX-SEX 2521M
081 Malatra Damon 2173
084 Arnuova Di Mezzo 2009
086 Bivio 1777
087 Tza de Jean Desot 1935
Tza de Jean Desot
088 Bridge 1988
089 Rifugio Elena 2055
090 Pre de bar Damon 2265
091 Bivio a sx 2314
092 Frontière Italie-Suisse 2540
name=Frontière Italie-Suisse
092 Grand Col Ferret 2537
Grand Col Ferret (2537m)
093 Creux de la Chaudiere 2376
095 Ravines de la Peule 2002
096 Cretet de Létemeyre 1956
097 Pramplo 1928
Pramplo 1928m
098 Létemeyre 1770
100 Cartello a Lacheron 1673
Puoi aggiungere un commento o una recensione a questo percorso
Commenti (0)