Veduggio Con Colzano
vicino a Veduggio Con Colzano, Lombardia (Italia)
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Foto del percorso



Descrizione dell'itinerario
Veduggio - parco di Brenno
Finché il signore d’Olimpo,
rapita la figlia di Opûs
dal suolo degli Epèi, sereno
le s’unì tra i gioghi del Máinalon e la condusse
a Lokrós - che l’età non cogliesse legato
a un fato spoglio di prole. La sposa ospitava il seme
supremo, e godette l’eroe al vedere il figlio supposto
e dal nome dell’avo materno
gli dette nome:
fu uomo di forma e di gesta
mirabili: cui donò la città e il governo del popolo.
Vennero ospiti a lui
da Argo e da Tebe,
ed Arcadi e anche Pisati;
ma tra i coloni onorò soprattutto Menóitios
prole di Áktor ed Aigina. E il figlio di lui con gli Atreîdai
giunto alla piana di Téuthras stette a piè fermo, solo,
con Achilléus, quando respinti i Danai valorosi
Télephos incalzava alle marine prore:
e fu chiaro a chi intende
qual era l’animo forte di Pátroklos.
Mai, lo esortò il nato da Thétis, da allora
mai più si schierasse in Áres
mortifero lungi dalla sua
lancia domatrice di uomini.
Io sia trovatore di versi, capace
d’incedere sul carro delle Muse;
audacia e forze copiose
mi aiutino. In onore al successo e al senso ospitale,
per l’istmico diadema di Lamprómachos
giungo, dacché ambedue conquistarono
il premio in un unico giorno.
E due altre vittorie alle porte
di Corinto vennero poi
ed altre ancora nel seno di Nemea per Ephármostos.
E che lotta, sottratto agli imberbi, per coppe
d’argento affrontò in Maratona contro più anziani!
Uomini adulti con gioco di agili scatti
prostrò senza cadere,
e tra quale applauso percorse in giro l’arena,
giovane e bello e superbo d’azioni bellissime!
Di nuovo mirabile apparve
alla gente parrasia
raccolta alla festa di Zeus Lykaîos;
e fu così anche quando il caldo rimedio dei gelidi venti
ottenne a Pellene. Rispondono ai suoi trionfi
la tomba di Iólaos ed Eleusi marina.
Ciò che è per natura primeggia sempre. Molti
tra gli uomini con doti apprese
corrono in cerca di gloria,
ma senza il dio niente
è più infausto, a tacerlo. Ci sono
strade che portano in là più di altre:
non tutti un medesimo impegno
ci nutrirà. Il sapere
è impervio. Offrendo questo cimento
grida a gran voce, e sicuro,
che in sorte divina quest’uomo nacque
forte di mani, destro di membra e di sguardo ardito -
e che l’ara del tuo convito incoronò
vincendo, o Áias Iliádes.
X. Per Hagesidamos di Locri Epizeferi, pugile ragazzo
L’olimpionico figlio di Archéstratos
leggete nella mia mente: egli
vi è scritto - ed io scordavo di dovergli un canto
dolce. Ora tu, o Musa, e tu figlia
di Zeus Verità, sollevate la mano,
arrestate l’onta di inganni
che frodano l’ospite.
Finché il signore d’Olimpo,
rapita la figlia di Opûs
dal suolo degli Epèi, sereno
le s’unì tra i gioghi del Máinalon e la condusse
a Lokrós - che l’età non cogliesse legato
a un fato spoglio di prole. La sposa ospitava il seme
supremo, e godette l’eroe al vedere il figlio supposto
e dal nome dell’avo materno
gli dette nome:
fu uomo di forma e di gesta
mirabili: cui donò la città e il governo del popolo.
Vennero ospiti a lui
da Argo e da Tebe,
ed Arcadi e anche Pisati;
ma tra i coloni onorò soprattutto Menóitios
prole di Áktor ed Aigina. E il figlio di lui con gli Atreîdai
giunto alla piana di Téuthras stette a piè fermo, solo,
con Achilléus, quando respinti i Danai valorosi
Télephos incalzava alle marine prore:
e fu chiaro a chi intende
qual era l’animo forte di Pátroklos.
Mai, lo esortò il nato da Thétis, da allora
mai più si schierasse in Áres
mortifero lungi dalla sua
lancia domatrice di uomini.
Io sia trovatore di versi, capace
d’incedere sul carro delle Muse;
audacia e forze copiose
mi aiutino. In onore al successo e al senso ospitale,
per l’istmico diadema di Lamprómachos
giungo, dacché ambedue conquistarono
il premio in un unico giorno.
E due altre vittorie alle porte
di Corinto vennero poi
ed altre ancora nel seno di Nemea per Ephármostos.
E che lotta, sottratto agli imberbi, per coppe
d’argento affrontò in Maratona contro più anziani!
Uomini adulti con gioco di agili scatti
prostrò senza cadere,
e tra quale applauso percorse in giro l’arena,
giovane e bello e superbo d’azioni bellissime!
Di nuovo mirabile apparve
alla gente parrasia
raccolta alla festa di Zeus Lykaîos;
e fu così anche quando il caldo rimedio dei gelidi venti
ottenne a Pellene. Rispondono ai suoi trionfi
la tomba di Iólaos ed Eleusi marina.
Ciò che è per natura primeggia sempre. Molti
tra gli uomini con doti apprese
corrono in cerca di gloria,
ma senza il dio niente
è più infausto, a tacerlo. Ci sono
strade che portano in là più di altre:
non tutti un medesimo impegno
ci nutrirà. Il sapere
è impervio. Offrendo questo cimento
grida a gran voce, e sicuro,
che in sorte divina quest’uomo nacque
forte di mani, destro di membra e di sguardo ardito -
e che l’ara del tuo convito incoronò
vincendo, o Áias Iliádes.
X. Per Hagesidamos di Locri Epizeferi, pugile ragazzo
L’olimpionico figlio di Archéstratos
leggete nella mia mente: egli
vi è scritto - ed io scordavo di dovergli un canto
dolce. Ora tu, o Musa, e tu figlia
di Zeus Verità, sollevate la mano,
arrestate l’onta di inganni
che frodano l’ospite.
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