Cima Sferracavalli - Via GIULIA (Sirente - Velino)
vicino a Sardellino, Abruzzo (Italia)
Visualizzato 36 volte, scaricato 0 volte
Foto del percorso



Descrizione dell'itinerario
Via Giulia
Aperta da Vincenzo Abbate e Alessandro Marchetti a.c.a. il 27/10/1991
Prima ripetizione documentata V.Abbate, D.Bozzi, G.Navarra il 23 Luglio 2015
Restaurata da Vincenzo Abbate e Antonio Vasselli Agosto 2025
Ore: 2:30
Sviluppo: 180m
Difficoltà: T.D.+/IV/IV+/V/V+/VI
Avvicinamento:
Dall Chiesetta degli Alpini di Celano si prende il sentiero per l'affresco di San Giorgio. Si raggiunge la piccola sella che si affaccia nel vallone di “Porkcignate”, da cui si osserva il complesso delle pareti che si sviluppano a sinistra dello Spigolo Teresa. Dalla sella, tracce dapprima in leggera discesa, successivamente a mezza costa, permettono di raggiungere la base del costolone roccioso, il più lungo e articolato situato a sinistra dello Spigolo Teresa e che risulta caratterizzato alla base da placche sormontate da un breve allineamento orizzontale di buchi.
L1: Iniziare (cordone) a salire su buona roccia la placca iniziale traversando leggermente a destra (fix). Raggiunta la base di un risalto solcato da fessura con alberello, (1 ch) si traversa a sinistra (2 fix) in direzione di un ballatoio sfuggente con falaschi, ove è attrezzata la sosta con due fix (15 m, V-).
L2: Si sale la placca successiva (V-, 2 spit) in direzione dei buchi simili a degli occhialoni, che caratterizzano la base di un leggero strapiombo della parete. Una fessura verticale (1 ch) invita a raggiungere una sfuggente e piccola cengia che si raggiunge salendo verso sinistra (1 spit, V°). Traversare poco a sinistra (2 spit) per arrivare alla base di aggettante risalto che si supera (2 spit) afferrando una lama rocciosa ed un successivo spuntone (V+). Continuare superando un breve ma impegnativo sistema di placche di ottima roccia (V+/VI-, 2 spit) che permette di raggiungere un comodo ballatoio ove è attrezzata la seconda sosta con due fix (25 m).
L3: Dalla sosta traversare leggermente verso destra e proseguire su rocce discontinue (1 ch con cordone rosso) mantenendo il filo dello sperone (III+/IV-,1ch con cordino). Arrivati alla base del salto roccioso sormontato da ginepri, traversare verso destra (1 ch) per salire uno svasato diedro ed arrivare a fare sosta su di un comodo terrazzino poco sopra i ginepri. (30 m, sosta attrezzata con due fix).
L4: Proseguire sul filo del costolone e superare una serie di salti di buona roccia (IV) per traversare leggermente verso destra (1 ch, IV+) salendo poi ad una marcata spaccatura oltre la quale si agguanta una scaglia isolata (IV+). Si raggiunge poco oltre un piccolo ballatoio ove è attrezzata la sosta (1 spit, 1 fix, 30m).
L5: Dalla sosta si sale verso destra in direzione di una clessidra. Continuare arrampicando sul filo del costolone roccioso superandone i marcati risalti (IV/IV+, 1 ch). Raggiunta un’ampia terrazza erbosa, si superano una decina di metri di pendio erboso e si raggiunge la base del marcato diedro finale. (30 m, sosta attrezzata con 2 fix).
L6: Superare il diedro inizialmente molto svasato facendo attenzione a qualche masso instabile e alla presenza di ciuffi erbosi e terriccio (1 ch., IV+). Dopo un breve tratto piegare verso destra (ch., IV+). Un breve tratto ove sono presenti ciuffi erbosi, conduce ad una bellissima placca di ottima roccia che si supera sfruttando la fessura che la solca al centro (2 ch, IV+). La placca termina alla base del marcato diedro finale (1 ch). Si affronta dapprima un leggero strapiombo (VI) utilizzando una fessura sottile di ottima roccia (2 ch). Proseguire lungo il diedro in spaccata utilizzando buone prese (VI) offerte dalla gialla parete di sinistra. Raggiunta una asola di cordino legata intorno ad un piccolo sasso incastrato, si supera il passaggio finale del diedro, reso molto difficile dalla presenza di terriccio e dall’assenza di appigli (fix A0/VI-). Ci si immette in un ballatoio sfuggente e coperto di ciuffi d’erba e terriccio. Superata con molta difficoltà questo tratto, si sale verso sinistra in direzione di una successione di placche (V+, 3 fix) superando le quali si esce sul piano sommitale (cordino), dove è attrezzata la sosta con due fix (50m).
Discesa:
Seguire il sentiero segnato CAI che riporta al punto di partenza.
Aperta da Vincenzo Abbate e Alessandro Marchetti a.c.a. il 27/10/1991
Prima ripetizione documentata V.Abbate, D.Bozzi, G.Navarra il 23 Luglio 2015
Restaurata da Vincenzo Abbate e Antonio Vasselli Agosto 2025
Ore: 2:30
Sviluppo: 180m
Difficoltà: T.D.+/IV/IV+/V/V+/VI
Avvicinamento:
Dall Chiesetta degli Alpini di Celano si prende il sentiero per l'affresco di San Giorgio. Si raggiunge la piccola sella che si affaccia nel vallone di “Porkcignate”, da cui si osserva il complesso delle pareti che si sviluppano a sinistra dello Spigolo Teresa. Dalla sella, tracce dapprima in leggera discesa, successivamente a mezza costa, permettono di raggiungere la base del costolone roccioso, il più lungo e articolato situato a sinistra dello Spigolo Teresa e che risulta caratterizzato alla base da placche sormontate da un breve allineamento orizzontale di buchi.
L1: Iniziare (cordone) a salire su buona roccia la placca iniziale traversando leggermente a destra (fix). Raggiunta la base di un risalto solcato da fessura con alberello, (1 ch) si traversa a sinistra (2 fix) in direzione di un ballatoio sfuggente con falaschi, ove è attrezzata la sosta con due fix (15 m, V-).
L2: Si sale la placca successiva (V-, 2 spit) in direzione dei buchi simili a degli occhialoni, che caratterizzano la base di un leggero strapiombo della parete. Una fessura verticale (1 ch) invita a raggiungere una sfuggente e piccola cengia che si raggiunge salendo verso sinistra (1 spit, V°). Traversare poco a sinistra (2 spit) per arrivare alla base di aggettante risalto che si supera (2 spit) afferrando una lama rocciosa ed un successivo spuntone (V+). Continuare superando un breve ma impegnativo sistema di placche di ottima roccia (V+/VI-, 2 spit) che permette di raggiungere un comodo ballatoio ove è attrezzata la seconda sosta con due fix (25 m).
L3: Dalla sosta traversare leggermente verso destra e proseguire su rocce discontinue (1 ch con cordone rosso) mantenendo il filo dello sperone (III+/IV-,1ch con cordino). Arrivati alla base del salto roccioso sormontato da ginepri, traversare verso destra (1 ch) per salire uno svasato diedro ed arrivare a fare sosta su di un comodo terrazzino poco sopra i ginepri. (30 m, sosta attrezzata con due fix).
L4: Proseguire sul filo del costolone e superare una serie di salti di buona roccia (IV) per traversare leggermente verso destra (1 ch, IV+) salendo poi ad una marcata spaccatura oltre la quale si agguanta una scaglia isolata (IV+). Si raggiunge poco oltre un piccolo ballatoio ove è attrezzata la sosta (1 spit, 1 fix, 30m).
L5: Dalla sosta si sale verso destra in direzione di una clessidra. Continuare arrampicando sul filo del costolone roccioso superandone i marcati risalti (IV/IV+, 1 ch). Raggiunta un’ampia terrazza erbosa, si superano una decina di metri di pendio erboso e si raggiunge la base del marcato diedro finale. (30 m, sosta attrezzata con 2 fix).
L6: Superare il diedro inizialmente molto svasato facendo attenzione a qualche masso instabile e alla presenza di ciuffi erbosi e terriccio (1 ch., IV+). Dopo un breve tratto piegare verso destra (ch., IV+). Un breve tratto ove sono presenti ciuffi erbosi, conduce ad una bellissima placca di ottima roccia che si supera sfruttando la fessura che la solca al centro (2 ch, IV+). La placca termina alla base del marcato diedro finale (1 ch). Si affronta dapprima un leggero strapiombo (VI) utilizzando una fessura sottile di ottima roccia (2 ch). Proseguire lungo il diedro in spaccata utilizzando buone prese (VI) offerte dalla gialla parete di sinistra. Raggiunta una asola di cordino legata intorno ad un piccolo sasso incastrato, si supera il passaggio finale del diedro, reso molto difficile dalla presenza di terriccio e dall’assenza di appigli (fix A0/VI-). Ci si immette in un ballatoio sfuggente e coperto di ciuffi d’erba e terriccio. Superata con molta difficoltà questo tratto, si sale verso sinistra in direzione di una successione di placche (V+, 3 fix) superando le quali si esce sul piano sommitale (cordino), dove è attrezzata la sosta con due fix (50m).
Discesa:
Seguire il sentiero segnato CAI che riporta al punto di partenza.
Puoi aggiungere un commento o una recensione a questo percorso
Commenti